Manowar «The Lord Of Steel» [2013]

Manowar «The Lord Of Steel» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
04.02.2013

 

Visualizzazioni:
2028

 

Band:
Manowar
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Titolo:
The Lord Of Steel

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Eric Adams (Voce)
Karl Logan (Chitarra, Tastiere)
Joey DeMaio (Basso, Tastiere)
Donnie Hamzik (Batteria)

 

Genere:
Heavy / Power Metal

 

Durata:
47' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.10.2012

 

Etichetta:
Magic Circle Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A cinque anni di distanza dal loro precedente lavoro i “Kings of Metal” Manowar escono nei negozi con questo “The lord of steel”, full-lenght che arriva dopo che Scott Columbus ha lasciato la band per essere sostituito da Donnie Hamzik che aveva già fatto parte del gruppo Newyorkese dietro le pelli durante la registrazione di “Battle hymns”.
Come sempre i cd dei Manowar suscitano pareri contrastanti, che vanno dall’essere osannati dai fan sfegatati all’essere denigrati da chi non li apprezza; in questo caso però anche i più accaniti sostenitori della band rimangono abbastanza perplessi di fronte ad un lavoro davvero troppo altalenante.
La prima cosa che si nota fin da un primo sommario ascolto sono i suoni scelti dai Manowar per questo platter; posso essere d’accordo con un ritorno alle origini ed utilizzare un missaggio “garage”, ma la scelta provoca, senza dubbio, una perdita di potenza ed incisività, che si trascina per tutta la durata del cd.
Detto questo “The lord of steel” presenta spunti decisamente interessanti e in tipico stile Manowar come nel caso dell’opener “The lord of steel” e “Manowarriors” in cui la sezione ritmica martellante accompagna riff granitici e particolarmente epici duellando con la voce di Eric Adams che ha perso parte del suo smalto di un tempo, ma che rimane comunque uno dei migliori singer del genere.
“Born in a grave” è senza dubbio il brano migliore di tutto il full-lenght anche se presenta numerosi spunti sentiti migliaia di volte in altri brani dei Manowar stessi; l’incisività delle chitarre squarcia il silenzio per lasciar spazio ad un ritmo di batteria semplice ma al tempo stesso accattivante.
Come in tutti i cd dei Manowar che si rispettino arriva anche il momento della ballad epica, ruolo svolto in maniera egregia da “Righteous glory”, brano che riesce a creare un’atmosfera piacevole sotto tutti gli aspetti emozionando l’ascoltatore grazie alla melodia creata dalla voce di Adams e ai cori molto ben strutturati ed eseguiti.
Questo “The lord of steel” è quindi un lavoro che mi lascia decisamente indifferente; è la dimostrazione che i tempi d’oro dei Manowar sono finiti lasciando qua e là solo i brandelli dei fasti passati. Consigliato solo agli estimatori del genere; a tutti gli altri consiglio di tornare ad ascoltare i full-lenght precedenti della band come l’intramontabile “Kings of metal” o il potente “The triumph of steel”.

Track by Track
  1. The lod of steel 70
  2. Manowarriors 70
  3. Born in a grave 80
  4. Righteous glory 70
  5. Touch the sky 60
  6. Black list 60
  7. Expandable 65
  8. El Gringo 70
  9. Annihilation 65
  10. Hail, kill and die 50
  11. The kingdom of steel 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
66

 

Recensione di FallenAngel pubblicata il 04.02.2013. Articolo letto 2028 volte.

 

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