Marco D'Andrea «Opera Rock» [2021]

Marco D'andrea «Opera Rock» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.02.2022

 

Visualizzazioni:
614

 

Band:
Marco D'Andrea
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Titolo:
Opera Rock

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco d'Andrea :: All instruments

 

Genere:
Rock

 

Durata:
27' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.03.2021

 

Etichetta:
RNC Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Opera rock” del chitarrista Marco D’Andrea è un album di circa 27 minuti e che, come si evince sin dai titoli dei brani, altro non è che un album di cover dei brani più famosi di musica classica che sono certo conoscerete. Non a caso ho parlato di cover e non di rifacimento, riarrangiamento o che altro, visto che il lotto di canzoni qui proposto non è né più né altro che una trasposizione del tema su chitarra elettrica, con a volte dei cori e altri con la batteria (drum machine?) sopra, senza tanti fronzoli.
Il tutto per un risultato francamente carino ma anche molto fine a sé stesso e che oltre a una ripetizione pedissequa non va. Certo, c’è una bella “Al chiaro di luna” (“Moonlight sonata”), ma c’è davvero bisogno di sentire una “Libiamo” per chitarra solista, o di sentire l’inno d’Italia rifatto anche bene ma che è un brano tutt’altro che sconosciuto, e di cui questa versione è tutt’altro che imprescindibile? E tutto senza parlare di una “Nessun dorma” rifatta senza l’ausilio di altri strumenti, per un crescendo finale non pervenuto.
“Opera rock” è quindi dunque uno di quei dischi dove si rispetta il contenuto, la passione e certamente le capacità tecniche, ma che risulta superfluo sin dal primo ascolto in quanto i brani sono ben noti, e Marco d’Andrea non è certo il primo ad avventurarsi su questo stile, come hanno fatto già gli Accept con “Per Elisa” di Chopin in “Metal heart” o con l’inno sovietico in “Stalingrad”, per non parlare della stessa “Nessun dorma” già rifatta dai Manowar, giusto per citare gli esempi che mi vengono prima in mente. Do’ una sufficienza politica a questo disco perché ne rispetto l’artista e le ambizioni, ma il risultato è talmente poco esclusivo che per me oltre il primo ascolto non si va, se non anche meno.

Track by Track
  1. Nessun dorma S.V.
  2. Va Pensiero S.V.
  3. O mio babbino caro S.V.
  4. Al chiaro di luna S.V.
  5. Libiamo S.V.
  6. Mameli rock S.V.
  7. La donna è mobile S.V.
  8. La' ci darem la mano S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.02.2022. Articolo letto 614 volte.

 

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