Martyr Lucifer «Martyr Lucifer's Shards» [2013]

Martyr Lucifer «Martyr Lucifer's Shards» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
27.09.2013

 

Visualizzazioni:
2246

 

Band:
Martyr Lucifer
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Titolo:
Martyr Lucifer's Shards

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Martyr Lucifer

 

Genere:
Dark Rock / Metal

 

Durata:
51' 31"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
06.08.2013

 

Etichetta:
Outline Rekordz

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bizzarra, ma con Martyr Lucifer ci si deve abituare all'eclettismo!, raccolta di tre ep, per altrettante atmosfere, denominata “Shards”; tre diversi stili musicali, interpretati con la solita verve tipica di questo progetto solista, e rimpolpato di collaborazioni di prim'ordine con membri di band del calibro di EmpYrios, Darkend e addirittura At The Gates.
Nel primo Ep troviamo la forma più modernista e pop, brani energici, oppure suadenti, ma sempre accattivanti e facilmente assimilabili; suoni che variano dall'elettronica estrema, al metal che potrebbe essere dei Rammstein in “Another Lesson In Murder”, fino alla versione anfetaminica dei Tiamat anni 90 di “The Horseride” (con chitarra solista pinkfloydiana!).
La seconda parte si lascia andare ad un folk pop fascinoso, guidato da chitarre acustiche e dalla voce morbida di Martyr, abile nel governare il timbro vocale. In questo caso mi ha ricordato certi progetti musicali nordeuropei, ed in particolare, per quanto misconosciuto ai più, ci ho trovato diversi punti di contatto con l'album acustico dei Green Carnation. Non intendo dire che i brani siano copiati, mi limito a fornire un dato per cercare di farvi capire di che tipo di sonorità si tratti. Forse la parte del disco che m'è piaciuta di più, che mette più in luce l'abilità compositiva, e forse la più monotona, fossero state più tracce non credo avrei la stessa opinione (comprende però, anche una cover di “Poison Heart” dei Ramones)
L'ultima parte ritorna alla forma energica e rock, ma con una sfumatura leggermente più darkwave che vede i Sisters Of Mercy come mentori assoluti, soprattutto per quel che riguarda la voce, ma anche nell'andamento ritmico di batteria e chitarre.
Un altra prova delle capacità di Martyr Lucifer, di come sia un personaggio realmente eclettico, in grado di muoversi con nonchalance tra generi diversi e la conferma di una musica solida, in grado di farsi valere anche fuori dal paese. Non capita spesso.

Track by Track
  1. A Lesson in Murder 75
  2. The Sunrise in May 75
  3. The Horseride (radio edit) 75
  4. Another Place, Another Time 75
  5. House of Sleep 75
  6. Poison Heart 75
  7. In Upside Down Woods I Walk 75
  8. Oddities 70
  9. And Still We Wonder Why 70
  10. The Morning Star 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
74

 

Recensione di June pubblicata il 27.09.2013. Articolo letto 2246 volte.

 

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