Marvintripp «World Is Wrong» [2011]
Marvintripp
Titolo:
World Is Wrong
Nazione:
Italia
Formazione:
Pablo Fabrizio Cabriolu - vocals, guitars
Filippo Meloni - guitars
Alberto Meloni - bass
Francesco Meloni - drums
Genere:
Durata:
38' 36"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Marvintripp sono un gruppo sardo attivo fin dal medio-lontano anno 2005 ed hanno da sempre intrapreso un tipo di musica quale il grunge, tentando nei limiti del ragionevole ad affiancarlo ad influenze alternative rock. Certo è da dire che una band praticamente sconosciuta che nel 2011 ti arriva sulla scrivania con un un disco quasi pienamente grunge fa fare un po' spallucce, in quanto attualmente un potenziale ritorno a tale scena lo trovo alquanto improbabile, ma questo non giustifica affatto né talento né idee né tantomeno la voglia di fare di una band e quindi, come si suol dire, “basta che sia rock!” e già noi vediamo la cosa come andrebbe vista, ossia bene.
“World Is Wrong” è un titolo molto semplice e che racchiude una vasta gamma di significati, ognuno dei quali trasportato correttamente in ognuna delle undici tracce dell'album. Di fresco, nuovo ed originale nel disco non c'è assolutamente nulla, ma solo contestualizzandolo e guardandolo, non senza una punta di malinconia, in un atmosfera tipicamente 90's avrebbe avuto un suo buon risvolto; voglio dire, se i nostri fossero nati verso la metà degli anni '80 ed avessero rilasciato il disco in questione durante i primi anni di due decadi fa molto probabilmente avrebbero incassato parecchio successo, e non solo in Italia, ma ora la vedo veramente dura. I rimandi a sonorità chiaramente nirvaniane sono evidenti (“Eleven” e “Dear Monkey” per citarne un paio), così come qualche timido richiamo ai Soundgarden meno tecnici, di Pearl Jam nemmeno l'ombra. Nonostante i nostri propongano un tipo di grunge rock più “Nirvana style” non soddisfano troppo le esigenze che il genere richiede, in quanto il muro sonoro d'impatto compare solo in “Walking On The Blue” (traccia a mio avviso meglio riuscita) e il disco non si chiude in bellezza perchè perde quel poco di rabbia con una semi-acustica “Wind Of Sun” che personalmente avrei inserito verso la metà del disco e non alla fine così da spegnere tutti gli animi.
Non tutto convince e non tutto va per il verso giusto, ad esempio il tono adolescenziale del singer che cozza un po' con la sonorità generale, non che sia un elemento così disturbante ma alle lunghe annoia un po', specialmente perchè non effettua chissà quali salti o melodie un minimo ricercate. Ma non bisogna pensare che sia un disco da buttare, tutt'altro. E' la prima esperienza (almeno credo, dato che non ho praticamente nessuna info sul loro conto) discografica e sarebbe potuta andare di gran lunga peggio di così, specialmente vista la scelta del genere da proporre.
Un po' più rabbioso e tecnico non sarebbe guastato dato che i Marvintripp sanno suonare molto bene e sono dotati di idee che funzionano.
Track by Track
- Oasi 50
- Easy Cash 60
- Eleven 60
- Dear Monkey 60
- In Heaven 60
- Jesus 50
- The Ground 65
- Rock Is Gone 60
- Walking On The Blue 70
- Wow 60
- Wind Of Sun 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
59Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1657 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.