Metide «Circadians» [2022]
Recensione
C’è sempre un certo fascino nell’ascoltare dischi di matrice post metal e post rock atmosferico come nel caso di questo Ep intitolato “Circadians” autoprodotto dai Metide. La band è già autrice di un full lenght nel 2019, ed oggi è nuovamente in auge proponendoci queste due tracce oscure, opache e pregne di influenze elettroniche rese dai sintetizzatori che, immancabilmente, si appoggiano a distorti di chitarra il cui effetto si propaga quasi all’infinito anche con l’ausilio del basso ed una ritmica che in generale è praticamente lentissima. All’interno di detto contesto, troviamo un clean malinconico che si trasforma spesso anche in scream esternando tutta la rabbia e il rancore in sé insiti. Molto melodiche paiono le tracce, anche se poche indubbiamente per poter fornire un giudizio obiettivo e più completo sui contenuti. Per quanto attiene alle tematiche trattate, la band incentra i propri contenuti sul dualismo tra corpo e mente così dando adito alle due tracce definite “gemelle” nel tentativo di ricercare se stessi. Un apprezzabile lavoro che indubbiamente necessita di una maggiore completezza sotto un profilo compositivo per poter dare, come sopra accennato, una valutazione generale; in ogni caso, per il momento, la band ha intrapreso la giusta direzione.
Track by Track
- Circadiaen 65
- Circadiaen (Reprise) 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Wolverine pubblicata il 09.04.2022. Articolo letto 1491 volte.
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