Mindwars «Sworn To Secrecy» [2016]
Recensione
Chi sono i Mindwars? Un gruppo thrash attivo dal 2013, fondato da un ex membro dei vecchi ma mai dimenticati West Coast Holy Terror (il cui nome di una release ha ispirato il nome di questa band), che per questo secondo album si è fatto aiutare da due ragazzi torinesi, per un progetto internazionale e che ci propone tre quarti d’ora di una musica a metà tra il thrash/speed e certo rock n roll.
Ora, se l’album fosse tutto thrash/speed i Mindwars avrebbero fatto un cd magari non rivoluzionario ma certamente godibile e consigliabile, ma il fatto è che a queste parti, predominanti dalla quarta canzone alla settima compresa e la decima, si affiancano delle influenze rock che variano troppo fino a citare addirittura i Black Sabbath in “Prophecy”, non fuori contesto ma comunque meno coinvolgenti e dove mancano dei ritornelli davvero efficaci. Il tutto viene ulteriormente penalizzato dalla voce del cantante Mike Alvord, non squillante e neanche troppo estrema, che fa il suo lavoro con delle linee vocali minimali nelle parti thrash, ma che non bastano come potenza in quelle più rock n roll, e questo è un peccato perché le volte che i Mindwars funzionano, funzionano alla grande, come nella più completa di tutte “Scalp Bounty” o nella interessante “Helpless”, canzoni speed abbastanza melodica ma dal ritornello incredibilmente più calmo e bluesy, non diverso da quello sentito in certe ballads dei Testament, mentre è la potenza di “Release me” a convincere come brano e a darci la prova del valore di questa band, che invece in questo “Sworn to secrecy” segna il passo in apertura del cd e quando cerca di divagare troppo.
Credo che i Mindwars abbiano provato a uscire dal campo canonico del thrash/speed mettendoci più personalità, ma credo che per ora lo sforzo, pur se buono, è da migliorare sia in quanto a personalità che in quanto a ispirazione. Ne risulta un album non male, consigliabile a chi cerca un disco thrash/speed con variazioni sul tema, ma che lascia l’amaro in bocca perché “Sworn to Secrecy” poteva essere e dare di più.
Track by Track
- Sworn to secrecy 60
- Cradle to grave 60
- Lies 65
- Twisted 70
- Helpless 75
- Scalp Bounty 80
- Rest now (for tomorrow comes) 75
- No voice 65
- Prophecy 60
- Release me 75
- Transporting 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il 28.08.2016. Articolo letto 1869 volte.
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