Minerva «Entroterra» [2017]

Minerva «Entroterra» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.03.2017

 

Visualizzazioni:
1383

 

Band:
Minerva
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Titolo:
Entroterra

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Serena Caponera :: Vocals;
- Lorenzo Fustinoni :: Guitars;
- Davide Milesi :: Guitars;
- Davide Vigani :: Drums;
- Stefano Belotti :: Bass;

 

Genere:
Progressive / Alternative Rock

 

Durata:
51' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.03.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Cococi Ufficio Stampa
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Recensione

Con uno stile misto tra indie rock e prog, i bergamaschi Minerva, propongono il loro album d’esordio, “Entroterra”, strutturandolo in dodici tracce all’interno delle quali cercano di trasmettere al meglio il proprio ideale viaggio verso il volto nascosto della musica dove non esistono punti di arrivo ben definiti; un viaggio che insegna a non rimanere mai fermi e a muoversi continuamente alla ricerca di un nuovo equilibrio e con la consapevolezza che lo stesso, una volta trovato, sarà temporaneo come il suo precedente. Sotto il profilo musicale, i brani risultano composti con melodie semplici, non troppo impegnative, all’interno delle quali il rock moderno, unificato a qualche puntata di progressive offre quella giusta intensità per rendere ancor più apprezzabile il clean, tutto al femminile ed in lingua madre, all’ascolto. Tra i brani più apprezzabili si evidenziano “Amanite”, all’interno del quale quel giusto impatto di variabilità melodica tende a spaziare sia al rock più indie che al progressive attraverso qualche piccola accelerata ritmica; “America”, un brano forse più dedito all’espressività della parte cantata che al prog eseguito tra delay, riverberi e quant’altro; “Aliasing”, appare particolarmente melodico tra acustici di chitarra iniziali e un successivo riff dove sembra non esserci quella sintonia che si ravvisa nei precedenti ascolti tra voce e andature; si procede con “Rebus”, un nuovo brano moderato dove la presenza del rock sembra nebulizzarsi in favore di un contesto probabilmente più tendente al country pop; un rock più sbarazzino si ravvisa invece in “Brem-Bow” all’interno del quale si assiste anche ad una più accentuata proposta vocale in linea con il genere che a cui la band pare maggiormente affezionata. Un disco che, pur non avendo nulla a che fare con il metal e derivati, dimostra la voglia di fare di questa band che ad avviso di chi scrive dovrebbe un po’ meglio incentrare le proprie capacità una volta trovata la giusta e corretta coesione tra i suoi stessi membri.

Track by Track
  1. Via 20 60
  2. Amaro 55
  3. Amanite 65
  4. Carrozza 3 55
  5. Entroterra 60
  6. America 60
  7. Molecola 55
  8. Aliasing 60
  9. Rebus 60
  10. Brew-bow 65
  11. Veronica 55
  12. Faso Bisfaso 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
58

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 04.03.2017. Articolo letto 1383 volte.

 

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