Mombu «Niger» [2013]

Mombu «Niger» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
21.02.2013

 

Visualizzazioni:
2817

 

Band:
Mombu
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Titolo:
Niger

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca T. Mai :: Baritone Sax
Antonio Zitarelli :: Drums

 

Genere:
Afro / Grind

 

Durata:
37' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.03.2013

 

Etichetta:
Subsound Records
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Distribuzione:
Goodfellas
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Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In anteprima assoluta ci siamo ascoltati un disco che, volenti o nolenti, diventerà col tempo un caposaldo della musica sperimentale, c’è poco da discutere in merito. Avete mai immaginato un duo praticamente solo strumentale composto da batteria e sax baritono? Probabilmente nel jazz modale, nel free jazz, fusion e quant’altro sicuramente esisteranno di certo passaggi musicali costruiti sopra questi due strumenti ma nell’Heavy Metal come la vedete? Vi fa storcere il muso oppure vi rende curiosi fino all’inverosimile?
“Niger” del duo dei Mombu arriva così, dal nulla e vanta la registrazione presso il Kick Recording Studio di Marco Mastrobuono di Roma e il mixaggio presso il Kutso Noise Home da Matteo Gabbianelli.
Lasciate che lo scriva senza girarci intorno: difficilmente avete ascoltato qualcosa di simile nelle vostre vite, personalmente non avrei mai pensato di utilizzare un sax baritono facendolo comportare come una stramba chitarra ritmica e solista ribassata e combinarlo con un drumming particolarissimo come quello di Antonio Zitarelli.
C’è l’Africa in questo disco, l’Africa nera, più oscura di quello che immaginiate, c’è un susseguirsi di emozionanti e onnipresenti ritmi tribali che ci rimandano con la mente nel continente-padre, in quella terra da cui tutto è arrivato, riesce a farci sentire filosoficamente a casa se vogliamo oppure a renderci partecipi di riti, di danze ma anche divinizzazioni di entità spaventose, occultate e omaggiate da una tribù che balla fino allo stremo delle forze in una notte di fuoco. Ecco le immagini che “Niger” mi ha suscitato e non è certo roba da poco!
Potremmo definirlo un disco tutto sommato minimale quanto a suoni eppure così pregno di passione e intenso nei suoi quasi 40 minuti di durata. “Niger” è un’esperienza malata, visionaria, dal suono ossessivo, certamente ipnotico, surreale eppure terreno nello stesso tempo.
Ho apprezzato particolarmente “667 A Step Ahead Of The Devil” che mi ha ricordato incredibilmente un brano a la Meshuggah (!!!) nel quale il sax baritono esegue ritmiche stortissime e riff da metal moderno seppure il contesto di provenienza appaia completamente diverso; così come il groove travolgente di “Mighty Mombu” e della lunga “The Devourer Of Millions”.
Si respira una totale libertà espressiva quasi disarmante, la rottura di tutti i canoni che pensate di conoscere. Lasciate che la tribù vi travolga con percussioni in ogni dove, momenti di magia nera ed eccezionali note buie di questo sassofono che non ci molla quasi mai.
Alzo le braccia. E’ sicuramente uno dei dischi più interessanti che abbia mai avuto modo di ascoltare e quando ho scritto che diventerà qualcosa contro cui confrontarsi in futuro, non stavo scherzando.

Track by Track
  1. Niger 85
  2. 667 A Step Ahead Of The Devil 90
  3. Adya Houn'to 90
  4. Mighty Mombu 90
  5. Carmen Patrios 85
  6. Seketet 85
  7. The Devourer Of Millions 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
86

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 21.02.2013. Articolo letto 2817 volte.

 

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