Moon Reverie «Moon Reverie» [2020]
Recensione
Ed eccolo qua il debutto che non ti aspetti, questi Moon Reverie da Bergamo che ci propongono quasi 63 minuti di una musica che spazia tra heavy metal, power e rock con una tecnica esecutiva che ti lascia allibito e una capacità compositiva come non ne ho sentita da un po’ di tempo.
Semplicemente questa è la ricetta dei MR: una musica che invece di suonare in qualche modo, domina le proprie influenze e anzi ci mette del proprio dal punto di vista della fantasia esagerando tutto al punto di portare la chitarra solista a fare da padrone e su cui quasi sono incentrate le composizioni dei brani, con una serie di barocchismi e di tecnicismi tipiche di quanto abbiamo apprezzato nei dischi di Malmsteen, anche se le influenze dei MR vanno oltre e si barcamenano tra i generi suddetti e qualche appiglio ai Dream Theater, sia per la complessità tecnica che per qualche rimando allo stile di Petrucci. Ne esce fuori un disco estremamente competente e ben fatto, che stupisce nella opener “Forgiveness”, molto vivace e potente, e che fa da antipasto per i brani che seguono, con la AOR oriented “I will come for you”, passando per la più dream theater oriented “On the edge”, la elegante “First and last” e la più speed metal di tutte “The raven”, finendo per la summa compositiva della suite finale, per un disco che ti manda al tappeto per k.o. tecnico e che convince a piene mani, finendo tra scroscianti applausi di tecnica una a dei feeling dei brani invidiabili. Certo, “Say forever” comincia un po’ troppo con gli stessi accordi di “Kiss of Judas” e “Eyes” suona stranamente tipo “Beat it” di Michael Jackson, ma non importa niente a nessuno: la potenza dei Moon Reverie copre totalmente queste stranezze e non puoi fare a meno che apprezzare quest’album che davvero domina la situazione dove altri fanno fatica.
Insomma: centro secco e disco da comprare per i fans dell’heavy/power metal degno di questo nome e del neoclassico in generale, dei fans della chitarra solista, e per chi non ha scordato i fasti di gruppi come gli Stratovarius. 63 minuti di una vera delizia che scorre che è un piacere. Molto bravi.
Track by Track
- Into glory - Intro S.V.
- Forgiveness 85
- I will come for you 80
- Say forever 80
- Eyes 80
- In my heart 75
- The raven 85
- First and last 85
- On the edge 85
- Far above 75
- End of times 75
- Moon reverie suite 90
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
82Recensione di Snarl pubblicata il 02.06.2020. Articolo letto 1385 volte.
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