Morgana «Rose Of Jericho» [2011]

Morgana «Rose Of Jericho» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
June »

Recensione Pubblicata il:
--

Band:
Morgana

Titolo:
Rose Of Jericho

Nazione:
Italia

Formazione:
Morgana - vocals
Andy Marchini - bass
Tommy Talamanca - guitars, keyboards
Alessio Spallarossa - drums, percussions

Genere:

Durata:
39' 24"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:
Ænima Recordings

Distribuzione:
AMAdea Music Inc.

Agenzia di Promozione:
Abyssal Warfare Promotion

Recensione

Ritorna Morgana, una delle icone del metal nostrano, una delle prime voci femminili a cimentarsi in quei generi così esclusivamente maschilisti (all'epoca). Nel corso degli anni ha prestato la sua voce in diversi progetti, diventando molto nota (esiste anche un buffo aneddoto in cui lei viene invitata in Germania per un contratto, che si rivelerà invece una proposta per un film pornografico, da parte di un fanatico ossessionato dalla sua figura), seguitando a produrre musica. L'attuale disco è frutto della collaborazione con Tommy Talamanca, il mitico (diciamocelo, suvvia...) chitarrista dei Sadist, e gode di diversi momenti particolarmente affascinanti, ma, ahimè, anche di cadute di tono difficili da digerire.
Anzitutto diciamo che il disco in analisi è impostato su tempi cadenzati e più orientato verso l'hard rock, che, come si potrebbe pensare verso un metal ricercato, che potrebbe essere facilmente accostabile al chitarrista genovese; ed è fondamentale, perché i momenti più deboli dell'album sono decisamente quelli legati ad una impronta radiofonica di certi ritornelli, che portano Morgana a scomodi paragoni con rappresentanti di un certo pop rock di stampo americano (e nonostante la sua calda e maschia tonalità vocale). Un esempio potrebbe essere la ballata pianistica "610" (che titolo...), romantica e composta come molti (troppi) altri brani AOR (o meno): la ruvidezza non esiste e il ritornello è rimarcato in maniera tale che anche l'ascoltatore più distratto vi si trovi a suo agio. La traccia che segue è invece una cover, la cui scelta è banalissima, ossia “Bang Bang” di Nancy Sinatra (scritta però da Sonny Bono), ma è sfigurata in una versione cupa e soffocante, dove la voce è inserita davvero con stile, le chitarre donano la giusta dose di distorsione e i rintocchi di piano e gli effetti creano un'ispirata atmosfera tesa.
“Love Me The Way I Am” è un brano cadenzato ricco di groove, che non sfigurerebbe come main theme di un horror anni 80, ma con un chorus (non disdicevole) molto pop.
In conclusione, come un filo conduttore, una versione dark acustica del suo classico “Lady Winter” (datato '89, all'epoca una sorta di epic metal stile Manowar, ora presente nel cd anche in una nuova ruspante versione), come a ricordarci che questo in fondo è un album a cui piace strizzare l'occhio a sonorità morbide e orecchiabili, senza far dimenticare che Morgana ha comuque già una carriera tutta sua.