Mutonia «Wrath Of The Desert» [2015]

Mutonia «Wrath Of The Desert» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.09.2015

 

Visualizzazioni:
2371

 

Band:
Mutonia
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Titolo:
Wrath Of The Desert

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Prostin :: Guitar, Vocals;
- Fabio :: Bass;
- Maurizio :: Drums;

 

Genere:
Stoner Rock

 

Durata:
33' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.09.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Hanno lo stoner rock nel sangue i Mutonia, band originaria della provincia di Frosinone, che presenta questo secondo lavoro intitolato “Wrath of the desert” dove si percepiscono sin da subito numerose influenze che spaziano dal rock - punk al doom e all’alternative rock di matrice inglese. Il trio, dopo un cd live performance registrato nel 2011 e contenente tutto il proprio pregresso repertorio punk, nel 2012 si reca nuovamente in studio per realizzare un cd-demo che segna il passaggio dalla realizzazione di brani punk all’alternative rock; il 2014 è invece l’anno in cui pubblica il primo album unitamente a due singoli realizzati con annesso videoclip; il corrente anno vede invece la realizzazione di questo lavoro che dimostra che la band non perde certo tempo e si dà da fare per trasmettere questa innata passione che la contraddistingue. I nove brani sono realizzati con sonorità caratteristiche del genere ovvero distorti non troppo aggressivi, ritmiche sempre in azione, suoni nitidi e carisma vocale da vendere. I brani, tutti di durata media, riescono a raggiungere il risultato prefissatosi lasciando assaporare all’ascoltatore le ritmiche nella loro completezza sonora. I disco apre con “To Three to Four” brano che si afferma con un’ alternanza tra basso e successiva ritmica interposta tra chitarra batteria che subito si rivela come una sorta di inno ad elogiare le magnificenze di uno stile come lo stoner; si ha un sound compatto ed una ritmica coinvolgente il giusto in “Lonely Soul”, brano che incarna nella propria sonorità i tratti caratteristici della musica rock anni ’90 con tutti i suoi derivati; il successivo “Still (Yourself)” apre nuovamente con lo stoner caratteristico che questa volta sembra anche assurgere un po’ a sonorità più grunge che determina un certo dinamismo esecutivo nel brano in grado di non lasciare mai spazi vuoti. “Meth” si propone con una sorta di ritmica che allaccia perfettamente i tre strumenti base questa volta leggermente meno irruenti dei precedenti brani e che lasciano la parte cantata alla sua migliore espressività; l’ascolto prosegue con “Thunderstorm” dove si percepiscono notevolmente le influenze stoner d’un tempo; ritmica energizzante che si alterna a momenti più riflessivi ma sempre con i distorti in azione; “Among the Gale and the desert” apre con un arpeggio che si lascia poi coinvolgere da una ritmica che attanaglia maggiormente un’andatura più tendente al doom; nella seconda parte del brano la soave voce si alterna tra arpeggi e distorti; il successivo “ Meat for Voltures” si mantiene sui ritmi iniziali dando comunque più spazio all’interpretazione canora che tende a prevalere sul sound; “Coward” offre una ritmica e un cantato sempre pronti a non annoiare; conclude il platter “The prodigal son” brano rockeggiante ma l’inserimento di maggiori tratti armonici. Il lavoro dimostra che questa band è in grado di colpire nel centro anche grazie alla sua originalità e alla sua determinazione.

Track by Track
  1. To Three to Four 75
  2. Lonely Soul 80
  3. Still (Yourself) 80
  4. Meth 75
  5. Thunderstorm 75
  6. Among the Gale and the desert 70
  7. Meat for Voltures 80
  8. Coward 80
  9. The prodigal son 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.09.2015. Articolo letto 2371 volte.

 

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