Natrium «The Day of Pain» [2005]

Natrium «The Day Of Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BurdeN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2053

 

Band:
Natrium
[MetalWave] Invia una email a Natrium [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Natrium [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Natrium [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Natrium

 

Titolo:
The Day of Pain

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea De Marco : chitarra
Edoardo De Mauro : batteria
Aaron Talu : basso/voce
Valerio Hiernaux : chitarra

 

Genere:

 

Durata:
39' 58"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Vi piacciono i Death, i Kreator, oppure gli ultimi, grandiosi Carcass?
Allora non tarderanno ad entrare nei vostri cuori questi Natrium, una specie di sintesi delle bands sopra elencate, certo, non siamo ai livelli artistici raggiunti da quelle formazioni, ma siamo sicuramente ad un buon punto di partenza, le idee ci sono, le melodie anche, anche la tecnica, insomma cosa manca per far scoccare la magia? Un po’ più di personalità, ma credo sia del tutto normale vista la giovane età di questa realtà musicale.
L’ascolto comunque sia è un’esperienza piacevole tutto sommato, stacchi di chitarra tipicamente Death, quelli del periodo “Individual Thought Pattenrs”/”The Sound of Perseverance” si vanno sommando a ritmiche di matrice thrashy, che con quella voce sguaiata e sgraziata che mi fa venire in mente un certo Mille Petrozza, come chi?!
Il tutto riletto sotto una chiave che ricalca abbastanza da vicino il dinamismo strutturale degli ultimi Carcass, canzoni come l’opener “Prisoner of Fear”, “Last Prophecy”, “Sallers of Happyness” e “Inner Devastation” sono senza dubbio degli ottimi biglietti da visita, che tra repentine accelerazioni, inaspettati rallentamenti molto “cervellotici” rendono il cd nell’insieme molto vario, senza per questo perdersi in sconclusionate e dispersive masturbazioni musicali.
Un altro esempio di stile lo si può riscontrare anche in “Scythe”, dove a farla da padrone sono delle raffinate e melodiche trame chitarristiche, dall’approccio molto “classic”, una ulteriore dimostrazione di come anche quando i tempi si fanno più cadenzati e ragionati i Natrium sanno al contempo essere schiaccianti al punto giusto.
In chiusura mi sento di consigliare questo “The Day of Pain” a tutti gli estimatori di un certo thrash metal con forti incursioni nel death metal, quello tanto caro a Chuck Schuldiner, ossia raffinato, intelligente e melodico, i Natrium con il tempo dovranno acquisire un pizzico in più di personalità e originalità, ma queste sono cose che vengono da sé, soprattutto quando le doti artistiche sono evidenti come nel caso loro, basta solo farle maturare.

Track by Track
  1. Prison od Fear 70
  2. Brain Sight 70
  3. Last Prophecy 73
  4. Sallers of Happyness 73
  5. Burning in my Stake 70
  6. Inner Devastation 75
  7. Scythe 75
  8. The Day of Pain s.v.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di BurdeN pubblicata il --. Articolo letto 2053 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.