Necroshine «Invocation of Blasphemy» [2013]

Necroshine «Invocation Of Blasphemy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.01.2014

 

Visualizzazioni:
2149

 

Band:
Necroshine
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Titolo:
Invocation of Blasphemy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco :: Guitars
Matteo :: Vocals
Stefano :: Drums
Kolaz :: Bass

 

Genere:
Black Death Metal

 

Durata:
31' 53"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.07.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Terzo disco full length e terza autoproduzione per I milanesi Necroshine, autori di un buon debut album del 2005 chiamato “From the deepest hate” e di un secondo album che mi sono fatto scappare. A 5 anni di distanza dal secondo full length questo quartetto torna a calcare le scene con un album nuovamente corto, che se non fosse per la cover dei Venom in chiusura non arriverebbe neanche alla mezz’ora.
Ora, ad essere sincero, i Necroshine hanno tappato i buchi di realizzazione del loro primo album, proponendoci un nuovo cd con una veste sonora molto buona e d’impatto, moderna ma non ruffiana, e senza certe tastiere finte che penalizzavano il primo album, ma lasciano un po’ il tempo che trovano, in questa release, come creatività e personalità del songwriting. “Invocation of blasphemy” infatti possiede in poche parole 3 canzoni belle, con una “Lust in sin” con riffs potenti e personali, una abbastanza potente “Osculum obscenum” e una “crown of thorns” non aggressiva chissà quanto, ma compatta. Il problema è che dalla quarta alla settima canzone i Necroshine sembrano aver finito le idee e le cartucce: manca una certa differenziazione dei brani, a volte ci si appoggia troppo al groove e all’impatto ma non a riffs che brillino per davvero, e in definitiva i Necroshine sembrano osare poco o nulla. La settima canzone in effetti varia il mood, proponendo una melodia e un incedere lento e spietato, ma il pezzo non dura neanche 3 minuti e per quanto io non odi affatto i brani black metal corti, sa troppo di messo là senza essere davvero completato. Ininfluente la cover dei Venom, divertente quanto si vuole, ma coverizzare un brano storico vuol dire metterci quella marcia in più che qui non c’è e la cover diventa, per l’appunto, solo un divertimento della band e poco più.
Insomma: trovo i Necroshine parzialmente arrugginiti. Capaci di bei riffs ma sulla lunga distanza il disco latita di altre idee, altri guizzi compositivi e altre cose che lo renderebbero più vario e competitivo. Non si tratta di un disco brutto, lo ripeto: la band possiede buone idee e una buona compattezza di fondo che non deluderà chi dal metal richiede una certa massività di fondo anche a scapito dell’originalità, ai quali l’acquisto del cd è consigliato, ma servono più idee. Il giudizio finale tiene conto di una band in gamba ma che deve ancora trovare il suo equilibrio e il suo trademark musicale ai massimi livelli.

Track by Track
  1. Lust in sin 70
  2. Osculum obscenum 75
  3. Crown of thorns 70
  4. Invocation of blasphemy 65
  5. Heretica 60
  6. In heaven you will burn 60
  7. Another Feather of Your Saint's Wings has Broken 60
  8. Black Metal (Venom cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl pubblicata il 14.01.2014. Articolo letto 2149 volte.

 

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