Negacy «Negacy» [2013]

Negacy «Negacy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
18.12.2013

 

Visualizzazioni:
1979

 

Band:
Negacy
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Titolo:
Negacy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tony Rassu :: Bass
Claudio Sechi :: Drums
Gianni Corazza :: Guitars
Andrea Giribaldi :: Guitars
Marco Piu :: Vocals

 

Genere:
Metal

 

Durata:
1h 0' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.02.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il debutto sotto il nome Negacy di questi Sassaresi non corrisponde in realtà al debutto assoluto di questi 5 ragazzi, che in passato avevano già rilasciato un cd più tipicamente heavy/power per la My graveyard Productions ma sotto il nome di Red Warlock. Ora i Negacy ritornano e ci propongono un album autoprodotto che propone 12 canzoni in un’ora secca di una musica che fondamentalmente è ancora heavy metal, ma che in realtà si presenta molto più oscura e cupa, con una sezione ritmica ostinata e spesso orientata su dei potenti mid tempos che sfociano nel groove, e in dei riffs non sempre melodici che contribuiscono all’incupimento del brano, spesso di derivazione progressive, ma anche thrash, anche se raramente.
Ora, a scanso di una copertina fortunatamente temporanea perché quella che vedete è onestamente tremenda (l’ho letto per caso da un’altra webzine, ché i Negacy non mi hanno mandato alcuna biografia), va detto che “Negacy” è un album comunque riuscito e potente, che carica l’ascoltatore nella iniziale “Mind Flayer” e lo fa scatenare nella buona “The great plague”, caratterizzata da riffs di chitarra frenetici e da un mood risultante abbastanza spettrale, canzone tra l’altro contraddistinta dall’avere una buona resa da live, insieme alla più solare (nonostante il titolo) “Flames of black fire”, che comunque diventa più oscura a due terzi della canzone. C’è tempo per le ultime due canzoni “Eye of the thunderstorm”, più complessa ritmicamente, e “Epitaph”, potente e completa, prima di terminare l’ascolto dell’album e tirare le somme di questo “Negacy”, complesso, mediamente originale e anche ben suonato, nonché a volte decisamente intenso, ma anche un po’ troppo diluito e con le canzoni un po’ troppo allungate e che si potevano stringere in durata o rendere meno ripetitive. Sì perché non ci sono brani filler in questo disco, tranne forse la lenta e un po’ di passaggio “Nothing changes”, ma di sicuro la parte dell’album che va dalla settima alla decima canzone comprese si opacizza, diventa meno speciale, un po’ narcolettica e non in grado di eccellere sia per la minore qualità dei brani, sia per l’eccessiva lunghezza delle composizioni che rendono l’intero quadro un po’ zavorrato e da questo punto di vista meno riuscito in quanto forse meno scorrevole e convincente, e anche un po’ farraginoso.
Al di là di questo difetto, i Negacy ci convincono per uno stile originale che merita di trovare una buona label in grado di spingerli (sì perché questo cd è autoprodotto), e per delle buona qualità sonore e compositive, purché venga sfrondato un po’ di non necessario visto in questo album. L’acquisto dell’album, fermo restando che qualche sviluppo i Negacy devono ancora farlo, è consigliato per chi cerca un gruppo heavy in tutti i sensi, cioè sia heavy di genere che di suoni e di grooves, e ciononostante dal feeling underground.

Track by Track
  1. Mind Flayer 80
  2. Refugees in wasteland 75
  3. The great plague 80
  4. War zone 80
  5. Need no guidance 75
  6. Flames of black fire 75
  7. Eradicate 65
  8. Hero 65
  9. Parasite 65
  10. Nothing changes 65
  11. Eye of the thunderstorm 70
  12. Epitaph 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 18.12.2013. Articolo letto 1979 volte.

 

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