Nerodia «Heretic Manifesto» [2010]

Nerodia «Heretic Manifesto» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2197

 

Band:
Nerodia
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Titolo:
Heretic Manifesto

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Reverend Judha - Vocals, Guitar
Luca F. - Guitars
F. Undertrain - Drumz

 

Genere:

 

Durata:
41' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In origine Punk/Thrash metal band, ispirati dalle note di artisti come Misfit e, in generale, dal thrash old school, i romani Nerodia propongono con il loro "Heretic Manifesto" una notevole evoluzione del proprio sound, visto che dopo diversi anni dalla formazione e con alcuni cambi di line up, i ragazzi hanno esplorato sonorità più rivolte al Death come Behemoth e Vader tanto per citarne alcuni, lasciandosi andare ogni tanto a vere e proprio sfuriate, soprattutto per quanto riguarda le parti ritmiche più propriamente di batteria, che rasentano il Black Metal.
Come già si è capito da queste prime righe, la band non è facilmente inquadrabile in un unico contesto musicale, ma fa della sperimentazione e delle contaminazioni musicali un vero e proprio punto di forza del loro album. L'aspetto più interessante a mio avviso di Heretic Manifesto è l'assoluta non banalità delle composizioni nel loro insieme, scordatevi pezzi ripetitivi o statiche riproposte di stili ormai riarrangiati in tutti i modi: attraverso un riffing veramente imponente e ben curato in ogni passaggio, tra tempi tirati e taglienti in stile più thrash/death e riff potenti ed armonizzati, la band inserisce pezzi "spacca ossa" da headbanging assicurato vista la grande dose di groove oltre, come già detto, qualche passaggio più in stile balck metal che però a mio avviso, dovrebbero essere studiati più accuratamente visto che alcuni risultano un po' forzati.
Durante l'ascolto completo del disco, tutta via si fa fatica ad assimilare bene il contenuto musicale dei brani, in parte questo può essere dovuto forse ad una scarsa dose di componente più "melodic" che permetterebbe di spezzare maggiormente i pezzi fornendo un coinvolgimento maggiore dell'ascoltatore. In ogni modo, essendo questo il primo album della band, non si può che essere soddisfatti del materiale scritto dai Nerodia; elemento che invece non mi ha pienamente convinto, è il mixing dei suoni e, quindi, il sound complessivo dell'album: cercando di isolare i suoni dei vari strumenti, si capisce che è stato fatto un ottimo lavoro di ripresa e di ricerca del suono, ma è l'unione di questi che non valorizza l'intero lavoro, basta notare che in diversi passaggi le chitarre, con un suono veramente molto ampio, finiscono per ricoprire la voce.
Questa non vuole essere una critica, ma giusto un appunto, visto che la qualità per quanto riguarda ogni aspetto audio/compositivo, non può che essere più che soddisfacente.

Track by Track
  1. Magik red horizon 65
  2. The birth of the dragon 70
  3. Say yes to the devil 70
  4. Storm of the holocaust 70
  5. The rise of the third witch 75
  6. The superior throne of pervertion 65
  7. Under my black wings 70
  8. The golden owl 70
  9. Inquisition 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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