Nerodia «Vanity Unfair» [2016]

Nerodia «Vanity Unfair» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.10.2016

 

Visualizzazioni:
2178

 

Band:
Nerodia
[MetalWave] Invia una email a Nerodia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Nerodia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Nerodia [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Nerodia

 

Titolo:
Vanity Unfair

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giulio Marini:: Vocals, Guitar
Marco Montagna :: Guitar
Davide Folchitto :: Drums
Ivan Contini Bacchisio :: Bass

 

Genere:
Thrash Black Metal

 

Durata:
37' 15"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.07.2016

 

Etichetta:
Revalve Records
[MetalWave] Invia una email a Revalve Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Revalve Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Revalve Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Bel secondo disco questo dei Nerodia da Roma, che in circa 37 minuti ci propongono una musica molto più thrash che black, condensata in 9 brani più intro e outro in questo “Vanity Unfair”, caratterizzato da una potenza sonora e da una varietà ritmica che rende i (non moltissimi) riff black e li allinea in una marea di arrangiamenti decisamente più thrash, per un risultato sempre vario tra canzone e canzone, e tutt’altro che scontato da una canzone all’altra. Le prove di questo sono date da una “Pussywitch 666” che cita uno speed metal che strizza l’occhio a certo rock tipo Last Rebels, per poi riprendersi con un assolo molto più thrash, o una grandiosa “The Black Line” che oscilla tranquillamente tra Black Metal, Speed/Thrash e assoli rock n roll. E si prosegue a picchiare forte anche in “No crown for the dead”, tipicamente in stile Carpathian Forest di brani come “Bloody Fucking Nekro Hell”, fino ad arrivare alla canzone più black metal di tutte, ovvero “Celebration of the weak”, molto black metal ma non scevra da voci pulite, a dimostrare che i Nerodia sanno spaziare molto bene tra canzone e canzone nelle proprie influenze sonore, rivelando un disco sia divertente che imprevedibile, dove il sound varia in continuazione e sorprende dall’inizio fino alla fine. Certo, “Vanity Unfair” non è un disco fatto per innovare il mondo musicale, ma non c’è nulla di male a proporre qualcosa di molto divertente e che scorre liscio dall’inizio alla fine senza problemi.
Acquisto dell’album molto consigliato per chi ama il thrash/speed dinamico e creativo tipo Coroner o primi Sepultura, nonché il black metal più orientato verso il thrash, tipo Aura Noir, Orcustus o Nocturnal Breed.

Track by Track
  1. Necromorphine awakening - Intro S.V.
  2. Vanity Unfair 80
  3. The black line 85
  4. Souldead 75
  5. Pussywitch 666 85
  6. No crown for the dead 85
  7. Anti human propaganda 80
  8. Chains of misery 85
  9. Celebration of the weak 80
  10. Usque ad finem 80
  11. Channeling the Dark Sound of Cosmos - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl pubblicata il 30.10.2016. Articolo letto 2178 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.