Next Time Mr. Fox «Sunken City» [2019]
Recensione
Non male il primo album di debutto dei Next Time Mr. Fox da Cesena, che con questo “Sunken city” ci propongono circa 40 minuti di musica ripartiti in 12 tracce di ciò che potremmo definire Deathcore/Metalcore, vale a dire una musica molto basata sui breakdowns e non eccessivamente tecnica, ma che riesce ad avvicinarsi sufficientemente al metal tramite una serie di vistose influenze slam che ammantano i brani, rendendoli più massicci e d’impatto, il tutto mentre l’attitudine hardcore/metalcore è comunque presente, formando un binomio che ottimizza la personalità e che costituisce il punto di forza dell’album. Ne siano un esempio la tonante “R lyeh” e la conclusione dell’opener “Tottenham swingers”, oltre alla title track.
E il disco è così, si aggiungono qua e là delle partiture sludge o delle parti più tipicamente metalcore, ma il risultato riesce sempre a differenziarsi tra brano e brano, e nonostante una certa monodirezionalità di fondo rimane, è comunque positivo notare come in quest’album c’è una certa varietà, cosa non troppo comune tra i dischi di questo genere musicale. Semmai, l’unico vero difetto di quest’album è dato proprio dal fatto che “Sunken City” di questi ragazzi da Cesena cerca un po’ troppo di usare diverse influenze, ma finisce anche per metterne qualcuna un po’ a caso, come la terza “The all or nothing days”, che costituisce un episodio melodeath della peggior specie, con voci pulite e troppe melodie alternate a parti hardcore, nonché alcune influenze grind qua e là francamente mica tanto necessarie. Il brano citato poc’anzi finisce per essere forse un brano da singolo, ma la differenza da tutto il resto del disco, nonché un’eccessiva orecchiabilità, finiscono per rendere quest’episodio fuori dagli schemi, e anche un po’ inopportunamente.
Ma a parte qualche voglia di strafare, “Sunken City” dei Next Time Mr Fox resta comunque un buon esempio di deathcore/metalcore poliedrico e che sa prendere le proprie influenze e dosarle con cura, senza dimenticarsi che in questo tipo di metal francamente oltre che alla melodia c’è anche bisogno di sbattere la testa come si deve. Se questo è il genere musicale che cercate, considerate l’acquisto di quest’album.
Track by Track
- Tottenham swingers 70
- Humboldt 70
- The all or nothing days 60
- Beholder 70
- R Lyeh 75
- Mother 70
- Drag me to hell 75
- Image of sin 65
- Grandiose delusion 70
- Volumes 70
- Sunken city 75
- Misery 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di Snarl pubblicata il 23.09.2019. Articolo letto 1275 volte.
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