Nexxt «Arise or Die» [2016]

Nexxt ĞArise Or Dieğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.05.2016

 

Visualizzazioni:
1960

 

Band:
Nexxt
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Titolo:
Arise or Die

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Michele Speranza :: Bass
Marco "TNT" Gasparrelli :: Drums
Gianluca Soccio :: Guitars
Luciano Beneduce :: Guitars
Cristian Tricarico :: Vocals

 

Genere:
Metal

 

Durata:
22' 32"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Saranno anche attivi dal ‘93, ma il nuovo ennesimo Ep dei Foggiani Nexxt è un disco abbastanza marginale, che condensa 4 tracce in circa 22 minuti di musica accostabile tra un thrash melodico e certo groove. La marginalità di “Arise or die” è data semplicemente da una cosa: sarebbe un disco ok per una band al debutto ma suona strano per chi in tanti anni dovrebbe aver sviluppato un proprio suono.
Eppure con “Arise or die” non è del tutto così. Intendiamoci: il tiro e la compattezza sonora della band sono buoni, e ad un ascolto generale i Nexxt sembrano saperci fare bene, rivelandosi ideali per un ascolto ad esempio in macchina, ma se andiamo a vedere la band nei dettagli, i Nexxt suonano ancora un po’ generici nei dettagli, come dei riffs un po’ troppo a corda aperta e che potrebbero essere suonati in maniera old school thrash per esempio, oppure certi accorgimenti come un po’ di doppia cassa renderebbero i brani solo più rabbiosi. E invece non è così, specialmente, i ritornelli non colpiscono particolarmente, e stupisce come i Nexxt per certi aspetti siano ancora un po’ vaghi, come se il loro sound è ancora poco definito e a volte tendente a fare brani un po’ troppo lunghi, come gli ultimi due. E tutto questo mentre nel frattempo la band a tratti (e solo a tratti) si lascia andare mostrando il suo potenziale, e altre volte no.
In conclusione: è un disco un po’ anomalo questo dei Nexxt, perché per certe cose questa band spacca, ma per certe altre suona generica, e non si riesce bene a capire qual è il problema: ruggine da inattività? Mancata maturazione? Crisi d’identità? Non lo sappiamo, ma per ora concediamo al gruppo un’altra possibilità, visto che un Ep è pur sempre diverso da un album, e soprattutto dopo 9 anni di attività una battuta d’arresto ci può stare. Il voto giustifica una sufficienza data sulla fiducia per incoraggiamento, ma per ambire a qualcosa di più serve molto lavoro.

Track by Track
  1. Sacrifice in the struggle 65
  2. Ratrace 65
  3. Jonestown 60
  4. Unfair comparison 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.05.2016. Articolo letto 1960 volte.

 

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