No One Cares «Dirty» [2015]

No One Cares «Dirty» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.06.2015

 

Visualizzazioni:
2309

 

Band:
No One Cares
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Titolo:
Dirty

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Matteo Turi :: Vox
Andrea Gorini :: Guitars
Andrea Moroni :: Bass
Elena Giraldi :: Batteria

 

Genere:
Nu-Metal / Crossover / Groove Metal

 

Durata:
0' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.01.2015

 

Etichetta:
Qua' Rock Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Per niente male questo “Dirty”, cd di debutto dei toscani No One Cares. Genere proposto? Metalcore, con parti nu metal. Sappiamo bene che la band si professa tipicamente Nu Metal, ma credo che per quanto queste parti ci sono, come l’inizio di “Born for this”, non siano predominanti; non che siano un male, beninteso. Il bello dell’album, però, è proprio questo: riesce ad essere sufficientemente pesante e vario per essere nu metal, ma per fortuna riesce anche a evitare gli stereotipi da metalcore più annacquato grazie alla compenetrazione di questi generi.
Tutto questo è testimoniato dall’opener “Bored”, classica ma comunque rocciosa e massiva, mentre “First Last” si mostra sufficientemente varia, oltre che ad avere un assolo di chitarra efficace, molto in stile Rage Against The Machine. Ma il meglio avviene quando i No One Cares fanno brani che funzionano da live, come appunto “No one cares”, gustoso e quasi fatto apposta per far saltare il pubblico, nonché per farlo fare a botta e risposta di cori col cantante, e seguono questa scia anche “Niente da perdere” e “Intolleranza”, dove la prima di queste sembra quasi punk per la semplicità dei riffs, mentre la seconda è più diretta ancora sia nel testo che nell’andamento della canzone. Il tutto su di una musica che non cede alla melodia facile praticamente mai.
Insomma: i No One Cares ce l’hanno fatta. Definizioni musicali a parte, infatti, questi ragazzi hanno fatto ciò che molti loro colleghi si scordano nel disco: condirlo con una certa sfrontatezza in your face e anche degli approcci live, che troppo spesso sono rimpiazzati da robe djent, riffs e cori melodici sciacquatissimi e ritocchi al pro tools in continuazione, ed è per questo che “Dirty” secondo me spacca. Se siete interessati a questi generi musicali, l’acquisto di questo cd secondo me è ciò che potrebbe soddisfarvi.

Track by Track
  1. Bored 75
  2. First Last 75
  3. Born for this 70
  4. No one cares 80
  5. Niente da perdere 80
  6. Rock n Roll 70
  7. Lymphoma 75
  8. Intolleranza 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 09.06.2015. Articolo letto 2309 volte.

 

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