Obscurum Malum «Phantasma» [2023]
Recensione
Ricordo di aver sentito qualcosa di Obscurum Malum in passato, più che altro brani sfusi e con una qualità purtroppo orribile, dove a malapena si capiva qualcosa. Ma quei tempi sono molto passati: oggi Obscurum Malum ci propone il suo secondo album, chiamato “Phantasma”, e che condensa 6 brani più rifacimento acustico che ripartiscono 47 minuti e mezzo di musica. Una musica tuttavia Ritual/Dark ambient, e che praticamente nulla ha a che fare col black metal. Sì perché se da un lato è in effetti vero che a volte ci sono rare incursioni di chitarra, cioè non toglie che il mood è molto più simile a quello di bands come i Wardruna, con le dovute distanze.
E soprendentemente non sono pochi quelli che partendo dal black metal finiscono per fare un mix di questi due generi (o come in questo caso, qualcosa che di black metal non ha più niente di significativo quantitativamente), ma molti falliscono ad essere sincero, bloccati in un grumo di rumorismo ambient e parti black metal generiche, oppure in brani che al contrario di ambient non hanno niente. Tuttavia, anche se “Phantasma” resta qualcosa di chiaramente molto underground, riesce a cavarsela in parte. Una buona summa compositiva del brano è infatti data dal brano “Suspirann”, dove le atmosfere ritual/dark ambient formano un’atmosfera non male, grezza di suoni, ma anche dall’apprezzabile feeling ritualistico, che si sente anche in “Morte” o nella title track, anche, che invece possiede un mood sospeso che avvolge completamente il brano, per un risultato dunque discretamente riuscito, semmai appesantito da riffs di chitarra francamente evitabili, ormai, e al limite da parti che suonano un po’ troppo sopra le righe, come nella parte finale di “Magia”, che dovrebbe suonare altisonante, ma non ci riesce granché.
Il tutto, dunque, risulta in un disco dal feeling ritualistico, ma anche grezzo e non molto rifinito a livello di sound, che risulta in un sound certamente piacevole, ma anche molto di nicchia e comunque non all’altezza ancora di gruppi come gli Arcana o Aghast, ma comunque interessante. Se vi interessano le partiture ritual dark ambient e in generale i gruppi della Cold Meat industry, date una chance a questo disco, ma ricordate: non è niente di metal estremo e neanche rock in alcuna forma.
Track by Track
- Stimmate 65
- Suspirann 70
- Phantasma 2022 70
- Magia 60
- Unguento 60
- Morte 70
- Phantasma – Acoustic version 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il 28.04.2023. Articolo letto 657 volte.
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