Oceanwake «Kingdom» [2013]

Oceanwake «Kingdom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
21.05.2013

 

Visualizzazioni:
1538

 

Band:
Oceanwake
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Titolo:
Kingdom

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Eero Haula :: Vocals
V-V Laaksonen :: Guitars, Vocals
Martii Koski :: Guitars
Jarkoo Makela :: Bass
Mikko Kulju :: Drums

 

Genere:
Progressive Death / Doom

 

Durata:
53' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Stygian Crypt Productions
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Distribuzione:
Masterpiece Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Oceanwake ci dimostrano che la Finlandia non è solo una terra carica di feroce rabbia sviluppata nel Black e Death Metal ma che in certe occasioni qualcuno infonde nella propria musica una dose di romanticismo misto a malinconia. E’ questo il caso del novello debut ‘Kingdom’ pubblicato proprio lo scorso 22 Aprile sotto Stygian Crypt Productions.
Questa oretta o quasi di musica è composta da sei pezzi di fattura alquanto semplice e per certi versi anche piuttosto scarna nei contenuti, non che i nostri intendano arrivare chissà dove ma in questo loro fantomatico “Progressive Death / Doom Metal” non ho trovato altro che frequentissimi e idolatranti richiami a quel tanto modaiolo Post-Metal o Atmospheric Metal reso noto da band come Cult Of Luna, Pelican, Isis e via discorrendo e qui riconsegnato alle nostre orecchie ma filtrato di molta sostanza seppur prodotto da uno stile Doom Metal e infatti, per certi versi, ho trovato anche piccole “tracce” dei connazionali Swallow The Sun (ad esempio nella lunga e purtroppo noiosa “Carriers III - Obsidian Tide).
Vagamente interessante l’opener di “Carriers I - And Kingdom Came, Chaos Ensued” sempre con in mente gli Isis ma almeno si tratta di un brano di caratura più che sufficiente così come la successiva “Carriers II - Luminous Waves” anche se minore di qualità poiché troppo derivativa.
La chiusura di “Come Forth, A Breaking Light “ con la sua struggente apertura di chitarra mi è rimasta troppo monotona e talmente melensa da dare il voltastomaco alle lunghe per cui purtroppo per il sottoscritto l’intero ascolto si è dimostrato un’esperienza mediocre come lo stesso “Kingdom”, disco che proviene un po’ dalla tendenza quasi sciropposa di sciorinare arpeggi di chitarra pulita che gira e rigira non vanno mai da nessuna parte e riff di chitarroni ribassati con ritmi lenti e piatti. C’è sicuramente stato molto lavoro dietro tutto ciò ma di essenza non ne ho trovata poi molta.

Track by Track
  1. Carriers I - And Kingdom Came, Chaos Ensued 65
  2. Carriers II - Luminous Waves 60
  3. Carriers III - Obsidian Tide 50
  4. The Words of Gods Lie Among Us 60
  5. Aeon Trail 55
  6. Come Forth, A Breaking Light 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 21.05.2013. Articolo letto 1538 volte.

 

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