Onydia «Reflections» [2019]

Onydia «Reflections» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
01.03.2019

 

Visualizzazioni:
1418

 

Band:
Onydia
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Titolo:
Reflections

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Eleonora Buono: Vocals & Choirs
Daniele Amador: Guitars
Luca Zamberti: Drums
Thomas Rocco: Guest Keyboard

 

Genere:
Melodic Progressive Metal

 

Durata:
42' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.02.2019

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione


Nel marzo 2016 Eleonora Buono, Luca Zamberti e Daniele Amador lasciano gli Elarmir, gruppo che li ha portati ad esibirsi sul palco insieme a grandi nomi come Arch Enemy, Epica, Sirenia e Amorphis. Decisi a proseguire il loro percorso artistico, il trio da vita al progetto chiamato Onydia,
nome originato da due termini in lingua greca (oneiro=sogno e diafanìs=transparente) che incarna l’idea alla base delle loro composizioni.
Reflections contiene otto canzoni che trasportano l’ascoltatore in un viaggio a volte spirituale, altre più energico e scombussolante. Ecco quindi una breve analisi di quanto abbiamo tra le mani.
Al varco abbiamo The Unknown, un bell’inizio grazie a un metal che viaggia a metà tra il gothic e il progressive, il sound che ne emerge è carico e diretto, accattivante; Breath continua il percorso tracciato precedentemente, ma la voce e la melodia si fanno soavi creando un bel contrasto con le chitarre. Silence è etera, più introspettiva con un ritmo pacato; The memory of my time mi ha molto ricordato i Leave’s Eyes, forse per l’interpretazione vocale o la canzone stessa, interessante il riffone verso la fine.
My Paradise è una sorta di ballad soffusa, paradossalmente intensa nella sua delicatezza; The colour of nothingness è uno dei pezzi migliori: è orecchiabile, ma al contempo articolato quanto basta da renderlo un potenziale singolo.
Discorso analogo per A new Safe path, brano che definisce la personalità della band, articolata e coerente nella sua musica.
L’album si conclude con Diafania, brano a tratti quasi mistico e complesso, ma sempre e comunque nello stile e nel suono adoperati sino ad ora, trovo abbia un bel potenziale per la versione live.
Il lavoro svolto dagli Onydia mi ha convinta, a volte affascinata. Forse si potrebbe limare qualche sfumatura per rendere il sound più attuale, ma nel complesso la strada che il trio sta percorrendo è quella giusta. La voce di Eleonora sembra quella di una sirena, la batteria è versatile e la chitarra riesce a non perdere la sua verve e risultare incisiva quando serve. Si capisce che alle spalle c’è della gavetta e tanta passione, ma anche che tra i musicisti c’è un bell’equilibrio. Vi consiglio l’ascolto di Reflections se siete amanti del progressive, ma cena del gothic e cercare delle sonorità elaborate.

Track by Track
  1. The Unknown 75
  2. Breath 70
  3. Silence 75
  4. The memory of my time 75
  5. My paradise 80
  6. The colour of nothingness 80
  7. A new safe path 75
  8. Diafania 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di reira pubblicata il 01.03.2019. Articolo letto 1418 volte.

 

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