Oranjeboom «Here Comes The Boom» [2017]

Oranjeboom «Here Comes The Boom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
10.02.2018

 

Visualizzazioni:
1578

 

Band:
Oranjeboom
[MetalWave] Invia una email a Oranjeboom [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Oranjeboom [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Oranjeboom

 

Titolo:
Here Comes The Boom

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessio (Smoke) Covarelli :: Voice, Guitar
Mauro (Sgrat) Alocchi :: Bass Guitar
Claudio (Pit) Patalini :: Guitar
Riccardo (Rikki) Baldassarri :: Guitar
Francesco (Kendy) Montalto :: Drums

 

Genere:
Southern / Modern Rock / Post-Grunge

 

Durata:
35' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.06.2017

 

Etichetta:
Volcano Records
[MetalWave] Invia una email a Volcano Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Volcano Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
[MetalWave] Invia una email a Volcano Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Volcano Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Volcano Promotion

 

Recensione

Questo “Here comes the Boom” dei Perugini Oranjeboom è il tipico caso di disco che non è molto originale (poco in verità), ma che per convinzione, tiro e freschezza del sound riesce comunque a regalarci più di qualche sorriso stampato in faccia.
Infatti, gli OB non fanno niente per nascondere il loro amore per le sonorità alternative, grunge e post/grunge debitrici a Alterbridge e Black Stone Cherry, spiattellandole sin dalla riuscita opener “Sidewalk” e proponendole con sapienti variazioni stilistiche il tutto l’album. Ne conseguono momenti più rockeggianti come le successive “T.K.O.”, “Stolen goods” e la più tersa “Bleeding out”, ognuna delle quali favorita da una bella accoppiata tra chitarra solista e intonazione vocale. Solo nella parte finale avviene una maggiore personalizzazione del sound, con una “Once Again” che va a usare dei banjo per dargli quel tocco in più di americano, mentre nell’ultima canzone gli OB usano più sperimentazione e propongono un brano più lungo, vario e personale.
Insomma: non un miracolo discografico in quanto a personalità, ma sicuramente “Here comes the boom” consiste in 36 minuti di divertimento garantito se siete fans di questo stile musicale, ed è proprio a questa fascia di pubblico che l’acquisto dell’album è consigliato. Magari in futuro si può migliorare un po’ la personalità, ma finché il divertimento delle tracce rimane a questi livelli, comunque ci sta bene.

Track by Track
  1. Sidewalk 75
  2. T.K.O. 75
  3. Stolen goods 75
  4. Bleeding out 75
  5. Higher ground (Stevie Wonder Cover) S.V.
  6. Once again 70
  7. Anechoic Chamber 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl pubblicata il 10.02.2018. Articolo letto 1578 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.