Order Ov Riven Cathedrals «Göbekli Tepe» [2018]
Recensione
Questo “Göbekli Tepe” , secondo album dei nostrani Order Ov Riven Cathedrals, si presenta con tutta la grinta e con l’annessa, potenza che avevamo già imparato a conoscere con l’album d’esordio. Il duo si cimenta nell’utilizzo di programming per l’elaborazione del sound e drum machine mentre gli altri strumenti sono suonati da 12, il potentissimo quanto tuonante growl è invece opera del grande En Sabah Nur. Il disco a primo impatto ricorda non poco band del calibro di Nile, Dying Fetus, Hate Eternal e via discorrendo ma in alcuni passaggi si assiste ad un rigoroso impiego di orchestrazioni che rendono ancora più vigoroso e potente il tutto. Il sound è frenetico e allo stesso tempo intenso, riff velocissimi si alternano con la potenza del drumming offrendo incondizionatamente ritmiche dall’incredibile impatto. Il lavoro vanta oltretutto anche della presenza di alcune collaborazioni tra cui quella del chitarrista statunitense Ralph Santolla (Deicide, Obituary, Death, Iced Earth e molti altri) e di Inverted Star che si è occupato della registrazione di alcuni assoli e di diversi passaggi di basso. I brani, tutti di media lunghezza, offrono di tanto in tanto alcuni squarci all’interno dei quali compaiono anche brevissime frasi accompagnate da sottofondi privi di drum e chitarre; dopo l’intro di “Hereticha Speed Light 299.792458” parte come una scheggia impazzita il primo effettivo “Worship ov Abduction” dove potenza e annessa velocità non tardano sin da subito a orientare l’ascoltatore sia sulla forza della band sia sull’assetto generale di ciò che ci aspetta nel corso dei successivi brani; fortissime sono anche “Adoration ov the Spherical Trigonometry” e “Wrath of a Photon God” due brani all’interno dei quali non mancano orchestrazioni e quant’altro che rendono tra un passaggio e l’altro anche qualche effetto più melodico; da ricordare anche “Glorification Ov The Divine Fallout” per le sue pause che tendono ad abbassare apparentemente la potenza del brano in sé; molto melodiche in apertura ma non prive di inaudita potenza sono anche “Revelation Ov A Neutron Swarm” e “The Fury’s Algorithm” che ci conducono agli ultimi “Invocation ov the Kavod” e “ 29.9792458 Hymns to Complete Disintegration” l’ultimo dei quali un brano prettamente strumentale con elettronica e un corale femminile angelico. Un disco complessivamente ben riuscito anche se una produzione appena più curata avrebbe reso maggiormente maestoso il tutto.
Track by Track
- Heretica Speedlight 299.792458 S.V.
- Worship ov Abduction 75
- Adoration ov the Spherical Trigonometry 80
- Wrath of a Photon God 80
- From Neptune Towards Assyria 75
- Glorification ov the Divine Fallout 80
- Revelation ov a Neutron Swarm 80
- The Fury's Algorithm 80
- Invocation ov the Kavod 75
- 29.9792458 - Hymns to Complete Disintegration S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
77Recensione di Wolverine pubblicata il 21.07.2018. Articolo letto 1582 volte.
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