Over Dead In Over «Alone» [2018]

Over Dead In Over ĞAloneğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
25.02.2019

 

Visualizzazioni:
1762

 

Band:
Over Dead In Over
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Titolo:
Alone

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Stefano :: Vocals
- Luca :: Guitars
- Alessio :: Bass
- Diegoz :: Drums

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
28' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ discreta l’autoproduzione di questo disco degli Over Dead In Over (O.D.I.O.), band in auge sin dal 2004 con precedenti uscite alle spalle tra demo, Ep e un primo full lenght nel 2011; la band rilascia oggi questo concept album intitolato “Alone” sviluppato su sei tracce stilisticamente riconducibili ad un death metal non troppo elaborato ma dai contenuti apprezzabili; molti i groove utilizzati dalla band in questo lavoro, al pari di qualche passaggio appena più melodico, che tende a confondersi tra momenti molto diretti rispetto ad altri appena più quieti. La mezz’ora scarsa offerta dal disco ci presenta in sostanza una band che prova ad andare oltre al classico death metal nel tentativo di offrire all’ascoltatore un qualcosa di diverso ma che in realtà tende a spaziare un po’ qua e un po’ là tra compattezza, moderazione e qualche richiamo stilistico appartenente ad altre realtà internazionali. Se con il brano d’apertura “Flowers” non si ha proprio l’impressione di ascoltare death metal ma un qualcosa di meno cattivo, con il successivo “Tears From The Past” entriamo nel cuore del death come interpretato dagli O.D.I.O. con contenuti melodici e con una resa dinamica e coinvolgente; si procede poi con “Waiting for Daylight” con tratti moderni che richiamano un po’ in ballo Meshuggah e dintorni; “Father” è uno stacco acustico con voce in clean che la band offre in modalità ballad, mentre la successiva “The Mirrow Gaze” si alterna tra accelerazioni e mid tempo esprimendo la cattiveria della band tra andature basse e groove; “Speaking To Her” un brano forse anche un po’ troppo carico di sound ma dall’andatura moderata e melodica forte anche di un discreto ritornello che si alterna tra clean e scream. La band riesce nel complesso a tenere banco, qualcosa probabilmente è da ritoccare ma di volontà ce né e i risultati non tarderanno ad arrivare.

Track by Track
  1. Flowers 65
  2. Tears From The Past 70
  3. Waiting for Daylight 70
  4. Father 65
  5. The Mirrow Gaze 70
  6. Speaking To Her 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 25.02.2019. Articolo letto 1762 volte.

 

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