Pain Therapy «Pain Therapy» [2018]

Pain Therapy «Pain Therapy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.12.2018

 

Visualizzazioni:
1114

 

Band:
Pain Therapy
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Titolo:
Pain Therapy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Jacopo Carducci :: Vocals
Leonardo Passigli :: Guitars
Alessio Forlani :: Guitars
Daniele Cozzi :: Bass
Fabio Ferrini :: Drums

 

Genere:
Alternative Rock

 

Durata:
45' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.05.2018

 

Etichetta:
Art Gates Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Disco di debutto solo discreto per i Fiorentini Pain Therapy, che a scapito di una copertina un po’ sanguinosa e con tanto di parental advisory finto (non credo sia stato messo da Tipper Gore in persona…), ci propongono in realtà un rock alternative molto leggero, praticamente sempre in maggiore e di fatto molto estraneo al metal. Tanto che si arriva a riproporre la cover di “Run baby Run” di Sheryl Crow, brani come “King of love” praticamente pop, e “Sweet Journey” che consiste in un lento per sola voce e pianoforte. Un disco dunque lontanissimo dal tipico settore di competenza di Metalwave.
Tuttavia, pur tenendo conto di tutte le differenze stilistiche dei Pain Therapy, anche così il loro disco di debutto suona un po’ così così. Non è la differenza di genere musicale: è il fatto che questa band pare fare l’errore di fare troppi brani ma di non apportarvi abbastanza idee, con il risultato che alcuni di essi come la vera opener “What happened to my mind” o la migliore di tutte “This is your song” non suonano male, mentre altre come “Crucify your mind” o “Gummo” scorrono via bene ma in maniera innocua (la maggior parte), e ci sono purtroppo anche brani di cui sinceramente non ne capisco l’utilità come “Children of just war”, con un’introduzione troppo lunga e con un ritornello che per me non si apre come dovrebbe, una anonima e insipida “Grey”, e una “Sweet Journey” abbastanza noiosa. Tutto questo porta il disco ad essere ascoltabile a tratti, ma anche ad essere dispersivo in altri momenti e a finire un po’ nel nulla a volte, confermando l’idea che secondo me in questo disco ci sono più canzoni che vere idee.
Ripeto: Non male a tratti, ma niente di che in molti altri.

Track by Track
  1. I hate music - Intro S.V.
  2. What happened to my mind 70
  3. Children of just war 55
  4. This is your song 70
  5. Gummo 60
  6. Crucify your mind 60
  7. King of love 60
  8. Sweet Journey 55
  9. Grey 55
  10. Run baby run (Sheryl Crow Cover) S.V.
  11. Imprisoned in Golden Cage 60
  12. The nights of Amman 60
  13. I love music - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 01.12.2018. Articolo letto 1114 volte.

 

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