Parris Hyde «Unlock Your Freedom» [2022]

Parris Hyde «Unlock Your Freedom» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
11.02.2023

 

Visualizzazioni:
699

 

Band:
Parris Hyde
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Titolo:
Unlock Your Freedom

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Parris Hyde: vocals, guitars
Roby Kant: bass
Karl Tesko: drums

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
56' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.04.2022

 

Etichetta:
Missleader Records
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Distribuzione:
Egea Music

Code7 Distribution
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Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Grand Sounds PR
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Recensione

Stavolta ho fra le mani un gruppo che conosco. Sotto il nome PARRIS HYDE si cela Parris Scaglione, di base a Milano, cantante, musicista e compositore, attivo dagli anni 80 con vari gruppi (i thrasher Bonecrusher, autori di un demo nel 1988, Over The Wall… The Freedom, poi i Middle Ages e i Waywarson.
Dopo questi progetti si perdono le tracce (o almeno io non ne avevo più sentito parlare) fino al ritorno nel 2014 con questo progetto solista (con fuori paio di Ep, qualche singolo e un album ufficiale, Mors Tua Vita Mea del 2016). Da sempre un personaggio atipico, forse più personaggio che musicista, come ama definirsi lo stesso Scaglione. Forse il miglior lavoro della sua produzione (fuori per Misseleader recs) e ad accompagnarlo troviamo Roby Kant al basso e chitarra e Karl Teskio alla batteria.
Il suono? Un chiaro rimando al metal e hard rock degli anni 80 con qualche spruzzata qua e la di metal moderno.
Così passiamo da “Rock Is Dead (Long Live Metal)” dove si toccano territori quasi power metal, “Secret Lover, Cruel Murder” e “The Way”, dove si sente eccome il rimando agli anni 80 a pezzi più melodici ed introspettivi quali “Home Is Where The Heart Is” e “We Belong To The Sea”, forse lo zenit dell’album.
Particolare e crepuscolare (non ho trovato altro termine) “The Head Undead”; poteva mancare un rimando agli anni 70? Eccolo con “The Lion Of Kabul”.
Particolari le bonus tracks: 2 pezzi di hard rock da classifica (“Hard To Find”, “Santa Wears Mo Mask”) mentre “Mors Tua Vita Mea” si distacca dal suono dell’album per toccare territori gotici, liturgici, vicino agli ultimi DEATH SS.
Un lavoro certo non assimilabile al primo ascolto ma che ti entra dentro pian piano. La particolarità della voce di Scaglione potrebbe non piacere a qualcuno ma forse è la cosa più particolare del lavoro; accettata la voce “vitrea” l’album vi entra dentro.

Track by Track
  1. Incipit 70
  2. Rock is dead (Long live Metal) 80
  3. I loved you, I killed you 80
  4. Home is where the heart is 70
  5. Secret lover, cruel murder 75
  6. The head undead 75
  7. The lion of Kabul 80
  8. We belong to the sea 70
  9. The way 70
  10. Requiem (for the fallen stars) 75
  11. Unlock your freedom 80
  12. Hard to find 80
  13. Santa wears no mask 70
  14. Mors tua vita mea 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Bata pubblicata il 11.02.2023. Articolo letto 699 volte.

 

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