Pensees Nocturnes «Vacuum» [2009]
Pensees Nocturnes
Titolo:
Vacuum
Nazione:
Francia
Formazione:
Vaerohn :: All
Genere:
Durata:
1h 1' 5"
Formato:
CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Parliamoci chiaro e tondo: il depressive è uno di quei generi del black metal in calo. Sì perché il tocco di follia e malsanità che si sentiva nelle prime release di questo sottogenere si è stemperato in un Black che di malsano e di estremo, opinione mia, non ha poi così tanto, e anzi anche alcuni nomi di culto dell’underground depressive li trovo molto sopravvalutati rispetto a quello che sono.
Non è per fortuna questo il caso di questo “Vacuum” del francese Vaerohn unico membro di questa band. Il trucco? Semplice: unire al black metal una fortissima passione per la musica classica che si rinviene in maniera massiccia in quest’album grazie a parti di pianoforte, fagotti, archi e altri strumenti classici miscelati e orchestrati alla grande. Il risultato si traduce in 6 pezzi lunghissimi, il più corto dei quali dura 8 minuti e passa, che danno finalmente al sostrato depressive black metal un tocco artistico nel vero senso della parola, prendendo certe prime cose neoclassiche e senza percussioni dei primi My Dying Bride, le passioni per la musica classica dei Pantheist e degli Until Death Overtakes Me, e li spalmano con maestria e personalità su un solo album. Il disco infatti parte con “Lune Malade”: beh, poche volte mi è capitato di trovare in musica le sensazioni suggerite dal titolo e dai testi, ma in questo caso è proprio così. La musica dei PN è qualcosa di veramente notturno, i cui strumenti classici gli danno un tocco ottocentesco che non guasta affatto; alle volte è malinconica, alle volte è disperata, altre volte pare semplicemente l’ideale colonna sonora per una meditazione in piena notte. E, sorpresa delle sorprese, aggiungete una introduzione in “Coup de Bleus” jazz blues soffusa, quasi a sottolineare certo malessere urbano che alcuni gruppi depressive tendevano a sottolineare in passato.
Il risultato è molto riuscito, quasi inutile sottolinearlo. Questo disco riesce là dove moltissimi gruppi toppano: dare un senso a quella parola “depressive” che ci sta davanti al loro genere, non ridurlo a una serie di urla a caso tipo suocera che litiga con uno a caso della vostra famiglia. Inoltre appare curioso come Vaerohn esprima molto meglio la sua bravura nelle parti neoclassiche che in quelle più tipicamente metal, con i brani che tra l’altro si manifestano diversi l’uno dall’altro per lo stile e l’atmosfera proposta. E così spicca la più tipicamente depressive “Epitaphe”, ma anche forse la più classicamente orientata “Desespoir” su tutte.
Insomma: tirando le conclusioni, si tratta di un ottimo disco. Non l’avrei mai detto che ascoltare questo cd mi avrebbe riportato ad ascoltarmi qualcosa di depressive, ma devo ricredermi: c’è riuscito. E’ anche vero che in tutta franchezza “When all the laughter has gone” dei Dolorian è ancora inarrivabile, ma i PN si difendono. Non male come bersaglio eh? Consigliato a chiunque apprezzi il depressiva Black Metal.
Track by Track
- Lune Malade 85
- Flore 85
- Desespoir 90
- Coup de Bleus 90
- Epitaphe 80
- Repas de Corbeaux 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 90
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
85Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 1609 volte.
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