Persefone «Shin-ken» [2010]
Persefone
Titolo:
Shin-ken
Nazione:
Andorra
Formazione:
Marc Martins :: Vocals
Carlos Lozano :: Guitars
Jordi Gorgues :: Guitars
Moe Espinoza :: Keys And Vocals
Toni Mestre :: Bass
Marc Mas :: Drums
Genere:
Durata:
1h 1' 0"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
E’ davvero stata una piacevolissima sorpresa quando ho avuto modo di conoscere i Persefone, band proveniente dal principato di Andorra, un microstato sito nei Pirenei orientali, tra la Spagna e la Francia ed autore, dalla loro nascita nel 2003, di tre lavori discografici di indubbio talento.
Noi andiamo ad ascoltare insieme la loro ultima fatica discografica: Shin-Ken, fresca fresca di stampa da parte dell’etichetta italiana Kolony Records e che gli è valsa la possibilità di potersi cimentare in un tour europeo, che toccherà anche l’Italia, proprio in questi giorni, con una band del calibro degli Obituary.
Certo i Persefone non conoscono il significato della parola noia e quest’album ne è la riprova, si parte con l’intro orientaleggiante “The Ground Book” dove tra ruscelli, piano ed il tipico suono dello shamisen, strumento usato nel folklore giapponese, che ci trasporta dolcemente verso il primo vero brano “Fall to Rise” dove possiamo finalmente godere del Symphonic Melodic Death metal della band, venato a volte da alcuni passaggi cari al Metal Core, a volte da momenti che ricordano i Cynic, dove aperture melodiche e voci pulite cambiano decisamente la prospettiva di questo lavoro.
C’è molta carne al fuoco in questo Shin-Ken, lungo concept album basato sulle guerre nell’antico Giappone feudale, il secondo pezzo “Death Before Dishonour” mette in luce la bravura del batterista Marc Mas che con i suoi ritmi sincopati da una marcia in piu’ alla band, ottimo anche il lavoro del tastierista Moe Espinosa che tra un fraseggio e l’altro trova anche il tempo per aggiungere la sua voce ai pezzi della band.
Dopo un bell’Intro di piano centrale possiamo ascoltare l’aggressiva “The Endless Path” con i tuoi stacchi mid-tempo cadenzati ed un sentito assolo in cui si intreccia una profonda voce pulita e la tastiera a farla da padrone ricordando piu’ volte l’incedere dei migliori Dream Theatre.
Altro intro, questa volta affidato ad una chitarra decisamente blueseggiante, quello di “The Wind Book” ci accompagna fino alla ballad “Purity” che in alcuni frangenti ricordano le atmosfere di gruppi come Anathema che si incrociano, piu’ avanti, con una dose di sano prog, veramente ben fatto!
Abbiamo appena superato la metà di questo Shin-Ken ma la tensione è ancora alta, ne è la riprova la veloce “Rage Stained Blade” che con i suoi virtuosismi ed i suoi continui cambi di tempo hanno il pregio di tenere l’ascoltatore incollato alla sedia.
Voce, piano ed uno scoppiettante fuoco sono il preludio per il brano piu’ lungo e complesso dell’intero album, dove tastiere e chitarra duellano fino a quando una voce decisamente violenta non si intromette per tessere tele d’odio ed efferatezza, causa, appunto, della complessità della composizione, questo “Kusanagi” risulta il brano più ostico da essere assimilato ma se ci proverete vi darà certo delle soddisfazioni.
E’ il momento di un brano diviso in due parti distinte, il cui nome da anche il titolo al cd “Shin-Ken”, si snocciola come una canzone davvero violenta che nell’incedere iniziale mi ricorda gli ultimi At the Gates fino ad arrivare alla seconda parte completamente diversa, intimista e riflessiva, ma i Persefone sono un po così, quando inizi a definirli ti stupiscono con i loro continui cambi di registro che passano con gran disinvoltura dal Prog piu’ virtuoso al Death piu’ efferato strizzando l’occhio all’Avantgarde ed ad una moltitudine di sottogeneri.
Appena il tempo per un ultimo intro ed i titoli di coda di questo stupendo disco incominciano a scorrere con la conclusiva “Japanese Poem”, davvero il pezzo perfetto per concludere alla grande questo lavoro ripensando con calma a quello che si è appena ascoltato.
Sono convinto che questi Persefone faranno strada, quindi, se siete amanti delle sonorità Death ma non disdegnate le atmosfere rarefatte ed i virtuosismi particolari del genere più amato dai tastieristi dovete assolutamente far vostro questo album…ve lo consiglio!
Track by Track
- The Ground Book (Intro) 75
- Fall to Rise 80
- Death Before Dishonour 80
- The Water Book 70
- The Endless Path 80
- The Wind Book 70
- Purity 80
- Rage Stained Blade 85
- The Fire Book 75
- Kusanagi 85
- Shin-Ken Part 1 80
- Shin-Ken Part 2 75
- The Void Book 70
- Japanese Poem 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 90
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
79Recensione di Clode pubblicata il --. Articolo letto 2282 volte.
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