Pier Gonella «667» [2023]

Pier Gonella «667» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Varoots 72 »

 

Recensione Pubblicata il:
19.03.2023

 

Visualizzazioni:
928

 

Band:
Pier Gonella
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Titolo:
667

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pier Gonella - Chitarre
Marco "Peso" Pesenti - Batteria
Giulio Belzer - Basso

 

Genere:
Metal

 

Durata:
36' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.04.2023

 

Etichetta:
Music Art
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Diamonds Prod
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La scena metal italiana del nuovo millennio ha un protagonista nel settore dei guitar-men di nome Pier GONELLA, ormai un punto di riferimento per tanti musicisti, sia per le sue doti artistiche, che per la sua indole simpatica, dovuta soprattutto all'accento genovese e alla sua umiltà di musicista sempre coi piedi per terra.
Pier rappresenta oggi uno dei chitarristi più versatili perché suona metal estremo coi Necrodeath, Heavy Metal classico coi suoi Mastercastle e Hard Rock coi Vanexa, inoltre nel suo passato lo ricordiamo alle prese col Power Metal dei Labyrinth e Odyssea, progetto a fianco di Roberto Tiranti.
Ma non finisce mica qui... il 24 aprile infatti esce "667" il suo secondo disco solista, dove la musica è assoluta protagonista, visto che parliamo di un album strumentale, con alla batteria il fido compagno di avventure Peso (l'istituzione dei Necrodeath) e Giulio Belzer al basso.
Il titolo è tutto un programma, "667" perché lui ne sa una più del diavolo!
È un disco solo per chitarristi vi chiederete? Assolutamente no!
È un piacevole percorso nel rock di tutti i tempi, lo definirei proprio così, un ottimo disco che può accompagnarvi in un lungo viaggio, è rilassante ed energico, dove si sentono sicuramente le influenze neoclassiche ma anche quelle settantiane.
Ogni titolo scelto si sposa con la musica che è stata composta, come "Margarita" gioiosa e rockeggiante, o la moderna e contemporanea title track "667"; in "Holy Water" si assaporano gli echi dei Pink Floyd, e la bellissima Rock the Galaxy sembra un tributo ai Van Halen.
L'effetto wah wah Pier lo utilizza spesso, come nella Ballad "Unforgettable", da ascoltare con la ragazza in riva al mare, con un assolo da brividi alla Gary Moore.
"Make It Rock", unico pezzo dove compare una voce nel refrain, ricorda molto gli AC/DC, e "Floor 666" suona decisamente metal, insomma un assaggio di tanti stili però guidati dal timbro personale di un grande chitarrista, che alla fine fa letteralmente "cantare" il suo strumento, tanto che la mancanza del singer non si sente affatto, anzi molto probabilmente rovinerebbe il tutto.
Indovinatissima e particolare la cover dei Ramones "Gonzo goes to Pittburg", che ho apprezzato particolarmente.
Concludo dicendo che questo disco è stato per me una gradita sorpresa, detto da uno che non tollera molto i dischi solisti dove l'unico scopo è quello di far emergere soltanto la bravura del protagonista, non è assolutamente questo il caso.

Track by Track
  1. Margarita 80
  2. 667 80
  3. Holy Water 70
  4. Rock The Galaxy 80
  5. Unfogettable 80
  6. Make it Rock 75
  7. Floor 666 70
  8. Gonzo goes to Pittburg 80
  9. Planet For Sale 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Varoots 72 pubblicata il 19.03.2023. Articolo letto 928 volte.

 

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