Planethard «Equilibrium» [2023]

Planethard «Equilibrium» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.07.2024

 

Visualizzazioni:
631

 

Band:
Planethard
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Titolo:
Equilibrium

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alberto Zampolli :: Vox
Marco D'Andrea :: Guitars
Andrea Bovolenta :: Bass
Stefano Arrigoni :: Drums

 

Genere:
Alternative Rock

 

Durata:
38' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.03.2023

 

Etichetta:
RNC Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cos’è il terzo album dei Planethard, questo “Equilibrium”? Né più né meno che un bel disco rock, ottimamente suonato e benissimo prodotto, che ci appassiona con circa 39 minuti di musica ripartita in 10 brani facili da assimilare, con la giusta grinta e attitudine.
E più o meno, questo è tutto ciò che serve per definire quest’album. “Equilibrium” infatti non suona particolarmente innovativo, ma ha dalla sua il fatto di essere suonato da una band ormai esperta, che sa come devono suonare i propri brani, come far esaltare le proprie melodie, e come si fa a tenerci attenti allo stereo, con un rock n roll diretto sin dall’opener “Don’t judge me” dal tiro magari già visto ma comunque sicuro e apprezzabile, dove la chitarra solista di Marco D’Andrea sa mettere quella marcia in più, e questa formula si ripete un po’ in tutto l’album, con i due seguenti brani che a volte usano la carta di certo rock anni 2000, e altre volte invece calca un po’ di più la mano, come in “This is not love”, che a volte sembra fare il verso a certi Metallica di “Reload”, mentre desta curiosità l’episodio molto più orientato sulle corde basse di “Be free to fly”, che dal titolo sembrerebbe una ballad, e invece va a fare il verso nientemeno che ai Korn, eccetto il fatto che il ritornello si scatena ed è meno ombroso e torna ad essere più tipicamente rock. Il tutto per un tiro che globalmente non va mai a scemare, e che se si esclude una certa mancanza di originalità nonché una certa mancanza di un picco compositivo, un singolo per così dire, è molto gradevole e scorrevole.
Questo è quanto: “Equilibrium” dei Planethard è il frutto di una band forse non destinata a ridisegnare i confini del genere musicale che fanno, ma funge da ottimo ripasso, e sotto questo punto di vista eccellono. Se ciò che cercate è un album rock potente, ben prodotto e maturo, date una chance d’acquisto a “Equilibrium” dei Planethard.

Track by Track
  1. Don't judge me 70
  2. Hikikomori 70
  3. Fading away 70
  4. A king 70
  5. This is not love 70
  6. Be free to fly 70
  7. Pain 70
  8. Never again 70
  9. Still alive 70
  10. United we stand 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.07.2024. Articolo letto 631 volte.

 

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