Plugs Of Apocalypse «Necropolis» [2011]

Plugs Of Apocalypse «Necropolis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2726

 

Band:
Plugs Of Apocalypse
[MetalWave] Invia una email a Plugs Of Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Plugs Of Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Plugs Of Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Plugs Of Apocalypse [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Plugs Of Apocalypse

 

Titolo:
Necropolis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giorgio - voce
Alessandro - chitarra
Luca - chitarra
Iacopo - basso, voce
Simone - batteria, voce

 

Genere:

 

Durata:
54' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come è chiaro a tutti (gli altri impareranno ora, tanto è semplice...) esistono due categorie di musicisti: quelli che provano (tempi duri questi) ad innovare e quelli che si crogiolano al sole dell'amore per la musica che amano, qualunque essa sia, bella definita e rodata; alcuni di questi, sfortunatamente per noi e fortunatamente per loro, riscuotono persino un ampio successo, altri ci danno il metro di misura dell'onestà suonando ciò che amano senza riceverne che la soddisfazione stessa (bello, ma lo trovo ingiusto). I Plugs Of Apocalypse sono un gruppo dichiaratamente deathcore, il che è già un sottogenere, di un sottogenere, di... ma ci mettono molta passione e si sente, sebbene qualche debolezza mini un po' il risultato finale. In primo luogo non smetterò mai di dirlo: meglio pubblicare un album breve e ben selezionato, piuttosto che esagerare con la durata (in questo caso oltre cinquanta minuti), a maggior ragione se non si è una band nota; il rischio di annoiare è ampio, in particolar maniera se le tracce non son legate tra loro o ampiamente diversificate. Poi gli stacchi melodici con la voce pulita; madonna mia, perché? Ci stanno davvero male, conosco una, forse due band in grado di inserirli senza sembrare solo dei pretenziosi; una traccia come “Channel 666” (o peggio, la ballad “Surrender”), con quei momenti melodicore, spiazza, ma non positivamente. Mi sembra plausibile voler uscire dal seminato, ma credo che ci siano soluzioni migliori; stimolanti infatti le parti soliste da ospedale perverso, udibili in “I Am Alive”. Questi i dettagli, oltre c'è molto death cadenzato e sincopato, alle volte più ispirato altre più scolastico, altre ancora più metalcore, ma comunque ben eseguito; la registrazione è un po' rigidina, specialmente i suoni della batteria incredibilmente simili a quelli di una drum machine e fortemente industrial oriented (rullante ferroso, tom secchi...). Naturalmente, per soli cultori.

Track by Track
  1. Necropolis 65
  2. I Am Alive 65
  3. The Lord Of Suffering 70
  4. Legless 65
  5. Channel 666 55
  6. Massive Mental Enslavement 60
  7. Surrender 55
  8. Leave Her Bloodless 75
  9. Eating Your Pancreas 60
  10. The Light In Darkness 55
  11. Infernal Essence 65
  12. Forsaken 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 2726 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.