Preti Pedofili «Faust» [2012]

Preti Pedofili «Faust» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Preti Pedofili

Titolo:
Faust

Nazione:
Italia

Formazione:
Andrea Strippoli - Chitarra E Voce
Francesco Strippoli - Batteria
Nicola Forchione - Basso

Genere:

Durata:
34' 52"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Arrivano al secondo EP i pugliesi Preti Pedofili che, con questo “Faust”, si addentrano sempre più nell’ambiente doom metal psichedelico con notevoli influenze stoner e noise.
In tutti i sei brani presenti sul platter troviamo molte buone idee sviscerate in un ambientazione particolarmente claustrofobica e nauseante; ogni brano è un’opera teatrale fatta e finita che spazia in oscuri ed esoterici lidi. “Impero” riesce a trasportare l’ascoltatore in un idillio di terrore caratterizzato da riff ripetitivi e martellanti che mandano “in pappa” il cervello accompagnati da una sezione ritmica decisamente altisonante e pomposa.
“La sera del 15 ottobre” dilania i nostri timpani grazie a suoni di chitarra isterici e particolarmente acuti che fanno l’occhiolino and una linea vocale che passa da un sussurro impercettibile ad un urlo di dolore nelle parti maggiormente ritmate e coinvolgenti.
Il miglior brano di tutto il cd è sicuramente “Faust zweiter tell”, una song completa sotto tutti gli aspetti; i numerosi cambi di tempo e di stile attraggono l’attenzione solleticando la nostra curiosità. Parti maggiormente calme e cadenzate che danno la sensazione di essere imprigionati in una stanza senza pareti si alternano a momenti più energici caratterizzati da riff estremamente distorti e ripetitivi. Di contro troviamo frangenti che ricordano da vicino il sound prog-psichedelico che riesce a sprigionare emozioni senza sembrare mai eccessivamente complesso o monotono.
Questo secondo lavoro dei Preti Pedofili è sicuramente migliore del precedente “Golem”; siamo di fronte ad un lavoro inquietante e al tempo stesso decisamente ironico che riesce spesso a convincere gli amanti del genere. Sono state corrette alcune imprecisioni rispetto ai brani presenti in “Golem”, ma il difetto maggiore continua ad essere la voce che convince davvero poco e abbassa di molto la valutazione finale; sono convinto che, lavorando ancora su questo aspetto, il risultato potrebbe essere notevole e di indubbio gusto.