Primo Vespere «Crushed Instability» [2012]
Primo Vespere
Titolo:
Crushed Instability
Nazione:
Italia
Formazione:
Davide Lazzarini - Voice
Giacomo Berton - Drums
Enrico Ruberti - Guitar
Mattia Camozzi - Guitar
Jacopo Abbruscato - Bass
Marco Pedrali - Keyboard
Genere:
Durata:
27' 24"
Formato:
EP
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Primo Vespere arrivano dalla città più teatrale del mondo, Venezia (tengono a precisare, Centro Storico), e ci propongono un genere di metal che richiama molto a quello scandinavo e death melodico con dei tratti più prog; in effetti ci sono anche i Dream Theater tra i loro gruppi preferiti. La nota progressive è data dalla tastiera di Marco Pedrali, molto presente e fondamentale all’interno del sound e delle composizioni che la band ha registrato in questo EP: è proprio col suo pianoforte a catapultarci in quella che potrebbe essere una Venezia settecentesca, ma che all’improvviso si sveglia grazie al metal aggressivo e feroce portato alla ribalta da Davide e soci. La prima traccia “Black Sun” è molto particolare, in alcuni tratti sembra quasi che voglia presentarci i componenti (prima un assolo di piano, poi un intermezzo di basso) indubbiamente dalle alte capacità compositive e da un’ottima preparazione strumentale e musicale. L’ho trovata molto originale e per questo ritengo che sia da premiare: l’alternanza tra le parti più melodiche e quelle maggiormente aggressive è evidente, ma i membri della band riescono a non essere banali. Anche la seconda traccia segue lo stesso filone compositivo: il tutto sembra una ballata macabra. La registrazione forse poteva essere migliore...a tratti i suoni risultano un po’ “impastati” e sporchi...non so se sia voluto questo effetto, ma se lo fosse è troppo a mio avviso. La traccia “Riflesso di Morte” rende omaggio alla nostra lingua, ma la parte musicale e strumentale è sempre quella tipica dei Primo Vespere…non si discosta molto dalle altre tracce. In “Through The Graves” invece Davide Lazzarini opta per una voce pulita che alterna alla sua growl con un enorme lavoro alle spalle svolto da Marco Pedrali che si muove in maniera divina tra tastiere, piano e synth dando forse la sfumatura più importante a questo genere di musica. Do un punteggio maggiore per la sperimentazione ma ammetto che la voce clean non l’ho trovata irresistibile. L’ultima traccia ricalca le prime. L’EP “Crushed Instability” è sicuramente un buon biglietto da visita dato che mette in risalto una buona sperimentazione compositiva sia per quanto riguarda le musiche, sia in relazione ai testi. Ovviamente è il loro primo lavoro per cui devono ancora maturare e farsi le ossa nel panorama musicale. A mio avviso devono solo cercare di fondere meglio le ballate di piano e synth alla cattiveria del death metal...staremo a vedere al primo full-lenght!
Track by Track
- Black Sun 75
- Rejected God 70
- Riflesso di Morte 65
- Through The Graves 70
- A Modern Man, A Modern Beast 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
71Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 1851 volte.
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