Raff Sangiorgio «Rebirth» [2016]

Raff Sangiorgio «Rebirth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.06.2016

 

Visualizzazioni:
1694

 

Band:
Raff Sangiorgio
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Raff Sangiorgio

 

Titolo:
Rebirth

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Raff Sangiorgio :: All

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
32' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Sliptrick Records
[MetalWave] Invia una email a Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sliptrick Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Primo disco solista Shred per Raff Sangiorgio, che libero per un attimo dai suoi impegni coi Gory Blister ci regala 9 tracce di una musica metal strumentale sulle quali il nostro sfoga le sue doti chitarristiche per circa 32 minuti e mezzo di musica.
Verrebbe quasi da dire “Tutto qua”, in quanto in questo disco non ci sono quasi altri che assoli metal e qualche buon riff senza troppe variazioni di genere, dove gli unici episodi meno elettrici sono dati dall’outro conclusivo e dalla seconda canzone, che però a parte l’inizio, per me ritorna subito metal, anche se magari avrà dei fraseggi blues, non saprei. Non c’è molto da dire già su di un album solista che in fin dei conti è un vero e proprio side project, ma ce n’è ancora meno se si conta che c’è poca varietà in questo “Rebirth”, e quindi potrebbe scontentare chi cerca un disco dove la chitarra si esprime in più sonorità e generi, ed è anche strumentale, quindi c’è ancora meno varietà ed essendo la batteria programmata, per forza di cose deve fare tutto il chitarrista e basta. In altre parole, “Rebirth” è 32 minuti e mezzo di assoli di chitarra e poco più. Andrebbe ancora bene se questo album fosse dato a gratis su bandcamp o a poco prezzo in quanto è uno sfogo temporaneo e come tale va ascoltato, ma è uscito sotto label, e questo rende per me il rapporto qualità/prezzo estremamente sfavorevole, visto che onestamente non vedo perché lo si dovrebbe riascoltare una volta ascoltato e visto che altri chitarristi solisti fanno più dischi che sono più vari e più completi di questo.
In conclusione: “Rebirth” non è un brutto disco, ma lascia parecchio il tempo che trova, fatico a trovare un senso a questa uscita discografica e anche se ho sempre apprezzato molto i Gory Blister, io stesso non me lo comprerei in quanto alla lunga lo trovo poco imprescindibile. Il voto è una sufficienza politica che vale a tutti gli effetti come un senza voto.

Track by Track
  1. Quick Trigger S.V.
  2. Lil’ Chuck Blues S.V.
  3. Back to glory S.V.
  4. Glaring Soul S.V.
  5. Rebirth S.V.
  6. Cosmic Seed S.V.
  7. Magic River S.V.
  8. Fragile existence S.V.
  9. Voices from the Sea (remastered) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 30.06.2016. Articolo letto 1694 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.