RageStorM «The Meatgrinder Manifesto» [2010]
RageStorM
Titolo:
The Meatgrinder Manifesto
Nazione:
Italia
Formazione:
Marke - lead vocals
Kolla - bass, vocals
Rufio - guitar
Tele - lead guitar
Bonny - drums
Genere:
Durata:
24' 5"
Formato:
EP
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Interessante notare come band del tipo RageStorm nascano con un determinato intento musicale e negli anni riescano a far uscire quattro Ep (il quarto è appunto questo) in cui si evincano chiaramente predisposizioni musicali diversissime dall’inizio della loro discografia, che comunque non è di indifferente numero di releases. Dal crossover passano ad un proto-metal ancora da definire, ma poi col tempo eccoli giungere ad un mix di generi dai connotati interessanti.
Per ultimo arriva questo concept che ha del sociale, “The Meatgrinder Manifesto”, in cui i nostri esplicano i loro pensieri e le loro lunghe riflessioni sul mondo e sulla realtà che li circonda. “A ognuno il suo” potrei dire e infatti aggiungo oltre a questo che per quanto la band abbia concepito sul loro pensiero, altrettante band l’hanno fatto negli anni e nei lustri e quindi l’originalità (applicata alla musica) da questo punto di vista non mi è parsa particolarmente rilevante, anche se debbo dire che mi ha interessato quel districarsi di opinioni che la band ha generato; almeno non hanno fatto come tantissime band che se la prendono gratuitamente con tutto e tutti risultando patetiche e soprattutto ignoranti!
Da rilevare assolutamente è lo stile con cui i nostri si sono adoperati nel disco: c’è del thrash-death niente male, dell’hardcore d’oltreoceano e delle soluzioni che troverebbero le loro radici nella Gothenburg del melodic death di dieci anni fa. Ma c’è anche un sacco di lavoro all’interno dei singoli brani, riff studiati bene e drumming veramente vario (forse a volte anche un tantino pleonastico) senza contare che la voce del singer è assolutamente adatta e veramente ben messa, su quest’ultimo punto non ho nulla da criticare poiché è perfetta così. L’articolazione dei pezzi non è male anche se alle lunghe confonde leggermente per tutti quei cambi di ritmo e riff-working che non sono eseguiti male ok, ma che in qualche fase distolgono l’ascoltatore dalla linea principale del pezzo, appurato che ce ne sia una.
La fluidità di questi 24 minuti di durata non c’è sempre, insomma. Come ennesima prova della loro bravura musicale i RageStorm non hanno fatto cilecca, ma non me la sento di dire che il tutto andrebbe ancora un po’ più definito. Ci sono tantissime idee valide e non sempre sono state mescolate bene tra loro a mio parere. Il disco funziona in parte ma sono più che sufficienti.
Track by Track
- Introduction To Indoctrination 65
- The Meatgrinder Theory 65
- Call Of Duty 70
- Where Health Means Death 60
- New World Disorder 60
- Idiocracy 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1409 volte.
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