Ragin' Madness «Anatomy of a Freaky Party» [2015]

Ragin' Madness ŤAnatomy Of A Freaky Partyť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
13.01.2016

 

Visualizzazioni:
1823

 

Band:
Ragin' Madness
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Titolo:
Anatomy of a Freaky Party

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giulia Rubino - Voce
Paolo Braghetto - Chitarra
Fabio Compagno - Chitarra
Alex Manta - Basso
Francesco Forin - Batteria

 

Genere:
Heavy Rock

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.09.2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ragin’ Madness sono una formazione a cinque i cui componenti provengono tutti da esperienze differenti: Giulia Rubino (ex Teodasia, Eliseum, Made of Sun) alla voce e autrice dei testi, Paolo Braghetto (Shine in Ash) e Fabio Compagno (ex Teodasia) alle chitarre, Alex Manta (Algol) al basso e Francesco Forin (Owl of Minerva) alla batteria. Si formano nel 2014 ed entrano subito in studio di registrazione per sfornare il primo Ep di debutto "Today I feel inspire". Il cammino della band prosegue a ritmo serrato così da dare vita ad una seconda fatica discografica autoprodotta Anatomy Of A Freaky Party. Risalta subito allorecchio la voce di Giulia, profonda, scura (cercando, almeno crediamo, di voler emulare Linda Perry - 4 Non Blondes), tecnicamente impegnativa Today I feel inspired, The guys are in da Club e con qualche dubbio nell'esecuzione We Can Be Heroes. Nel complesso il sound risulta essere molto ruvido e grezzo grazie ad una buona esecuzione delle chitarre i cui riff graffianti danno la giusta energia a questo Full lenght che potremmo catalogare come Alternative Hard Rock con influenze Heavy. Quattordici brani con spunti interessanti sia per l'inerimento di parti melodiche I Get Bored, We Can Be Heroes, che per l'inserimento di strumenti alternativi come i fiati in Down In The Hole. Il sound energico dei Ragin’ Madness mette in risalto la buona tempra dei musicisti, con un'atmosfera generale possente e incazzosa. Ma la pesantezza di un lavoro fatto di quattordici brani comincia a farsi sentire con la traccia I Get Bored (sarà un caso!?!?!), dove ricorre sempre il solito modus operandi in fatto di inizio brani, quasi sempre tutti allo stesso modo. Nel complesso, Anatomy Of A Freaky Party è un buon lavoro alla lunga stancante, ma con due o tre brani in meno il problema sarebbe risolto, magari è un consiglio per il prossimo lavoro.

Track by Track
  1. The guys are in da Club 65
  2. Today I feel inspired 70
  3. Numb and Blind 60
  4. My Favourite Game 65
  5. Ode to Rage 65
  6. We can be Heroes 60
  7. Never Say No to Manta 65
  8. Down in the hole 65
  9. I'd rather be drunk 65
  10. Golden Girl 65
  11. I get Bored 65
  12. Mantis 70
  13. I wanna feel like a Woman 65
  14. Invincible 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Led pubblicata il 13.01.2016. Articolo letto 1823 volte.

 

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