Ragin' Madness «Anatomy of a Freaky Party» [2015]
Ragin' Madness
Titolo:
Anatomy of a Freaky Party
Nazione:
Italia
Formazione:
Giulia Rubino - Voce
Paolo Braghetto - Chitarra
Fabio Compagno - Chitarra
Alex Manta - Basso
Francesco Forin - Batteria
Genere:
Heavy Rock
Durata:
50' 0"
Formato:
CD
12.09.2015
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Ragin’ Madness sono una formazione a cinque i cui componenti provengono tutti da esperienze differenti: Giulia Rubino (ex Teodasia, Eliseum, Made of Sun) alla voce e autrice dei testi, Paolo Braghetto (Shine in Ash) e Fabio Compagno (ex Teodasia) alle chitarre, Alex Manta (Algol) al basso e Francesco Forin (Owl of Minerva) alla batteria. Si formano nel 2014 ed entrano subito in studio di registrazione per sfornare il primo Ep di debutto "Today I feel inspire". Il cammino della band prosegue a ritmo serrato così da dare vita ad una seconda fatica discografica autoprodotta Anatomy Of A Freaky Party. Risalta subito allorecchio la voce di Giulia, profonda, scura (cercando, almeno crediamo, di voler emulare Linda Perry - 4 Non Blondes), tecnicamente impegnativa Today I feel inspired, The guys are in da Club e con qualche dubbio nell'esecuzione We Can Be Heroes. Nel complesso il sound risulta essere molto ruvido e grezzo grazie ad una buona esecuzione delle chitarre i cui riff graffianti danno la giusta energia a questo Full lenght che potremmo catalogare come Alternative Hard Rock con influenze Heavy. Quattordici brani con spunti interessanti sia per l'inerimento di parti melodiche I Get Bored, We Can Be Heroes, che per l'inserimento di strumenti alternativi come i fiati in Down In The Hole. Il sound energico dei Ragin’ Madness mette in risalto la buona tempra dei musicisti, con un'atmosfera generale possente e incazzosa. Ma la pesantezza di un lavoro fatto di quattordici brani comincia a farsi sentire con la traccia I Get Bored (sarà un caso!?!?!), dove ricorre sempre il solito modus operandi in fatto di inizio brani, quasi sempre tutti allo stesso modo. Nel complesso, Anatomy Of A Freaky Party è un buon lavoro alla lunga stancante, ma con due o tre brani in meno il problema sarebbe risolto, magari è un consiglio per il prossimo lavoro.
Track by Track
- The guys are in da Club 65
- Today I feel inspired 70
- Numb and Blind 60
- My Favourite Game 65
- Ode to Rage 65
- We can be Heroes 60
- Never Say No to Manta 65
- Down in the hole 65
- I'd rather be drunk 65
- Golden Girl 65
- I get Bored 65
- Mantis 70
- I wanna feel like a Woman 65
- Invincible 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Led pubblicata il 13.01.2016. Articolo letto 1823 volte.
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