Reaping Flesh «Abyss Of Existence» [2024]

Reaping Flesh «Abyss Of Existence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.10.2024

 

Visualizzazioni:
136

 

Band:
Reaping Flesh
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Titolo:
Abyss Of Existence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea :: Bass, Vocals;
- Marco :: Guitars;
- Federico :: Drums;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
23' 19"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
01.03.2024

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Di recente formazione i nostrani Reaping Flesh rilasciano la prima uscita discografica della propria carriera con l’Ep “Abyss Of Existence”, un lavoro di sei tracce figlio del death metal anni ’90 che ricorda band quali Massacre, Autopsy, Obituary e, se vogliamo, le più recenti Gatecreeper, Mammouth Grinder, Memoriam e via discorrendo. Sin da subito ciò che compisce è l’enorme cura del prodotto in ogni suo dettaglio che ben denota attraverso le proprie ritmiche, con i riff e con il gutturale growling, una riproduzione fedele del genere catapultato ai giorni nostri. Anche se l’artcover ricorda non poco quella dell’omonima compilation di inediti rilasciata dai Gatecreeper nel 2016, i Reaping Flesh sembrano tenere abbastanza il tiro alle sopraccitate band e, senza lasciarsi troppo suggestionare, forgia sei tracce di tutto rispetto complete, dinamiche e mai ripetitive nei contenuti. Dopo l’intro “Garden Of Grief”, la band prende subito i giri con “Element Of Life”, un brano dall’apertura tirata e dinamica ritmicamente acceso e con un sound tipicamente retrò; si prosegue poi con “Lies Of Existence” la cui apertura assai melodica fa da introduzione alla successiva accelerazione che si dispone in mid tempo sotto le grinfie di una discreta ritmica di chitarra; si prosegue poi con “Self Incarnation”, la cui ritmica mai esagerata dà piena prova della capacità della band di offrire brani che si mettono in evidenza non tanto per l’esasperazione ma per la qualità; molto diversificata è poi “Pit Of Enemy” forte di una buona prova di basso ma determinata e cazzuta nei contenuti; l’Ep si chiude con i sei minuti abbondanti di “Fear Without Shape” moderato nei contenuti e disposto quasi in un contesto quasi doom. Interessante prova per questo terzetto italiano che nulla ha a che invidiare a band di portata internazionale essendo riuscita con la giusta efficienza a forgiare un prodotto di qualità e di rispetto.

Track by Track
  1. Garden of Grief S.V.
  2. Elements of Life 75
  3. Lies of Existence 75
  4. Self Incarnation 75
  5. Pit of Eternity 75
  6. Fear Without Shape 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.10.2024. Articolo letto 136 volte.

 

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