Resurrecturis «Nazienda» [2015]

Resurrecturis «Nazienda» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
27.10.2015

 

Visualizzazioni:
3183

 

Band:
Resurrecturis
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Titolo:
Nazienda

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Enrico Tiberi :: vocals;
- Carlo Strappa :: guitar;
- Luca Favoni :: guitar;
- Manuel Coccia :: bass;
- Angelo De Santi :: drums;

 

Genere:
Death metal

 

Durata:
36' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.09.2015

 

Etichetta:
Mighty Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

“Nazienda” è il titolo del nuovissimo full lenght dei marchigiani Resurrecturis che con le loro nuove undici tracce tentano di dare impulso alla propria indole musicale identificata, in genere, in un corposo death metal. Dall’ascolto del platter non tarda però ad emergere un contesto musicale particolare sia da un punto di vista comprensivo che tecnico; sostanzialmente il disco si sviluppa sulla tematica incentrata nella giornata ideale di un qualunque individuo che dall’alba, sino al pervenire della notte, vive idealmente così spaziando in un insieme di sensazioni dai tratti moderati e isterici. Ciascun brano appare simmetrico sino ad un certo punto, si percepiscono elementi metal core che si inseriscono in un contesto più identificabile ad avviso di chi scrive, come death sperimentale con una irruenza che tende a dare l’impressone di generare più che altro una sorta di entropia; le ritmiche ci sono tutte per carità, ma nel complesso il lavoro appare un po’ dispersivo; probabilmente è stata generata una sorta di musicalità più che altro annessa con la narrazione della giornata ideale del protagonista e quindi più collegata agli sbalzi personali dello stesso piuttosto che concentrata nella realizzazione di un contesto maggiormente tecnico. Il primo brano del disco “inizia” per così dire alle “06.29 Sleeping With Your Hair Spread Over My Chest” ed è una ballata cullante quasi a voler svegliare il protagonista in maniera sdolcinata; il successivo “06.30 The Alarm” rappresenta il suono della sveglia in un improvviso metal core alla Brutal Thruth che non dispiace affatto; è poi la volta di “07.12 On The Way To Work” dove si assiste ad un death metal un po’ alla Slipknot dove, tra il suono e la parte cantata, il protagonista è in strada e si sposta facendo anche percepire tutte quelle sonorità caratteristiche dell’ambiente esterno. E’ poi la volta di “08.01 The Number You Have Dialed” parte con un riff potente ma la parte cantata e la relativa ritmica inizialmente appare più metal core e meno death metal, mentre nella seconda metà del brano le cose cambiano e il death metal appare più incisivo e piace; “10.30 Animals In The Meeting Room” il brano nella sua dinamica estremizzata importa elementi che tendono a rimarcare la voglia di sperimentalità che la band ha voluto inserire nel platter; l’ascolto prosegue con “13.00 Lunchbreak Alienation” dalla partenza un po’ alla Korn ci presenta un’immagine inedita della band che tende sostanzialmente ad abbracciare più generi e tendenze. La successiva “14.16 Col-league-s” si ripropone con un death metal tecnico ben eseguito e completato anche dall’ottimo cantato che varia da scream a momenti maggiormente normalizzanti; la successiva “16.00 Never Happy” si presenta in maniera isterica e irruenta ma nello stesso tempo anche ben scandita nel complesso; è poi la volta di “16.59 The Thought That Something Went Wrong With My Life” che apre con un tranquillo pianoforte moderno che tende a voler tranquillizzare anche con uno squillo telefonico lo stato d’animo del protagonista. Con “19.12 Two Half Lives Don't Make One” dopo il fiato ripreso si riparte in modalità dura con un riff granitico e ritmica spacca tamburi la parte cantata appare estremizzata al punto giusto; conclude il platter “23.31 Falling Asleep On The Couch”il momento di tornare a riposare dopo una giornata troppo caotica, la band lo fa attraverso un’andatura allungata non troppo cattiva con e passaggi assolutamente calmi unificati ad un cantato quasi normalizzato. Il lavoro appare complesso; stilisticamente si assiste al un ascolto pregno di numerose influenze e generi musicali diversificati che tendono in buona parte a prevalere sul death metal che nel precedente lavoro caratterizzava lo stile della band. Trovo il lavoro interessante fino ad un certo punto; credo comunque che gli ascoltatori più inesperti potrebbero trovarsi in difficoltà di fronte all’ascolto non riuscendo ad identificare appieno la band in un preciso contesto stilistico musicale.

Track by Track
  1. 06.29 Sleeping With Your Hair Spread Over My Chest 60
  2. 06.30 The Alarm 65
  3. 07.12 On The Way To Work 65
  4. 08.01 The Number You Have Dialed 60
  5. 10.30 Animals In The Meeting Room 60
  6. 13.00 Lunchbreak Alienation 55
  7. 14.16 Col-league-s 60
  8. 16.00 Never Happy 70
  9. 16.59 The Thought That Something Went Wrong With My Life 60
  10. 19.12 Two Half Lives Don't Make One 55
  11. 23.31 Falling Asleep On The Couch 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 27.10.2015. Articolo letto 3183 volte.

 

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