Rossometile «Terrenica» [2009]

Rossometile «Terrenica» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1870

 

Band:
Rossometile
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Titolo:
Terrenica

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nicola Potenza :: Bass
Gennaro Balletta :: Drums And Percussions
Angela Grassi :: Voice
Rosario Reina :: Guitar And Programming

 

Genere:

 

Durata:
44' 11"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dopo questa recensione rischierò di essere tagliato fuori: verrò additato come quello “indietro”, l'oscurantista della musica; già le mie posizioni contro le divagazioni emo mi portano sempre a noiose discussioni. Il fatto è che spesso basta piazzarsi dietro un'etichetta come “progressive” perché qualcuno si faccia subito scrupoli a dire come stanno le cose. Eppure quando ho sentito l'incipit di questo disco ho strabuzzato gli occhi. E nel continuare l'ascolto gli occhi sbarrati non si sono per nulla riposati e più di una volta mi sono chiesto: ma cosa sto ascoltando?
E soprattutto perché questa cosa esce per la My Kingdom?
Prima di tutto un fatto: questo non è un disco metal; e neppure hard rock. Secondo me è un disco pop. Le chitarre elettriche sono solo orpelli sullo sfondo, la batteria più che altro tiene dei tempi medi davvero non energici. Questo non è un fatto grave di per sé, ma per quanto poco scrivo per un sito che si chiama “metal” wave, non “tutto musica” (anche metal hammer si permette di utilizzare come arma l'esclusività del genere, salvo poi dare voti altissimi a dischi noise che trovano interessanti). Le rare parti metal sono davvero la quintessenza del metal canonico, ma soprattutto, e questo mi porta al secondo punto, sono schiacciate dai due elementi fondamentali del album: la voce e le tastiere. Mentre il cantato (e le parole) di Angela Grassi potrebbe benissimo essere esibito a San Remo con plauso di Bonolis, le tastiere disegnano progressioni, se così vogliamo chiamarle, che portano alla mente le peggiori untuosità digitali diffuse dai Subsonica (ammesso che di migliori ne abbiano fatte, ma qui forse mi allargo troppo...); provate ad esempio “L'Inizio Di Una Catastrofe” oppure l'agghiacciante (occhio al titolo alla Vasco) “Come Stai”, il cui testo recita: “Ciao/Come stai?/Che Domanda Inutile”. Una canzone come questa, potrebbe benissimo essere interpretata da Irene Grandi o da Elisa: sdolcinata e innocua, con la chitarra pulita riverberata dal sapore anni '90. I Coretti Soul che appaiono su “Le Strade di Zoran”sono davvero sgradevoli, almeno a me che li accosto automaticamente alle peggiori cose che mi capita per errore di vedere su All Music.
Nella traccia in due parti della mini-suite (la definisco così per comodità, ma si tratta di poco meno di otto minuti di musica) “La Grande Piramide” si trovano alcune parti propriamente metal, non disdicevoli, mischiate con sintetizzatori dal sapore mediorientale, ma davvero non so se vale la pena di sentirsi un brano come “L'Uomo della Preistoria” per un po' di assoli e feedback.
Col finale di “Domani”, ormai non mi stupisco neanche più: “Credo nel Mio Domani/Voglio Esserci”; la palpebra cade finalmente e una smorfia mi si disegna sul volto. Almeno l'ascolto è terminato.
Vorrei precisare che non ho nulla contro questi ragazzi che, sono certo, suonano con passione. Passione testimoniata per altro dal contratto con la My Kingdom che è un'etichetta sempre attenta ed aperta, ma io come appassionato di metal non ho trovato nulla di coinvolgente e come appassionato di musica ho trovato solo un disco noioso.

Track by Track
  1. Terrenica 20
  2. In Viaggio 20
  3. L'Inizio Di Una Catastrofe 20
  4. Novembre 20
  5. Le Strade Di Zoran 20
  6. La Grande Piramide (parte 1) 65
  7. La Grande Piramide (parte 2) 65
  8. L'Uomo Della Preistoria 30
  9. Come Stai 20
  10. Domani 20
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
39

 

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