Rusty Nails «Mind Control» [2011]

Rusty Nails «Mind Control» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1583

 

Band:
Rusty Nails
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Titolo:
Mind Control

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Billi - vocals
Riccardo Alderigi - guitar, backing vocals
Claudio Della Bruna - guitars, backing vocals
Matteo Picchi - bass
Federico Viviani - drums, backing vocals

 

Genere:

 

Durata:
31' 25"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Attivi addirittura dal 2001 (sotto il moniker Avatar) ma soltanto ora giunti ad una release ufficiale -seguito di un singolo omonimo datato 2009- i Rusty Nails in quasi dieci anni ne hanno viste veramente tante all'interno della formazione, periodi neri, non indifferenti rallentamenti ma, come poche band, non hanno mai mollato e sono arrivati alla concretizzazione del loro progetto a denti stretti.
Leggendo la bio mi son reso conto di quanto dieci anni di problemi e questioni varie possano essere sofferti ma mi sono rallegrato mentre ascoltavo la voglia di fare del quintetto pisano tradotta in un buon heavy. Debitori prima di tutto degli Iron Maiden -elemento che rincorre un po' tutti e sei i brani- si intuiscono i principali ascolti personali dei nostri. Il modo di cantare del Paolo Billi certamente ricorda molto (seppur con una non poca umiltà) il timbro di Dickinson così come praticamente tutti i fraseggi e i cambi di tonalità. Diciamo che “Powerlsave” è il disco che meglio potrebbe essere accostato alla proposta dei Rusty Nails.
La teatralità dei nostri comunque sia si fa sentire un po' ovunque e le canzoni partono in quinta fin da subito, spegnendosi e lasciando spazio ad un paio di ballad verso la fine: una scelta di sequenza di tracce un po' stramba poiché coloro che amano maggiormente le canzoni più ritmate potrebbero fermarsi alla traccia quattro compresa, “Dogs Of War” e provar tedio per “Burn One More” e soprattutto “Nevermore”, classica ballad strappalacrime.
Come tecnica ci siamo e anche il pathos espresso nei soli di chitarra è frutto di una buona scelta di note e fraseggi, chiaramente lungi dall'essere originali, ma almeno suonate con garbo e umiltà. Direi che la strada intrapresa dai RN non è affatto facile in tempi come questi ma per nostalgici del genere potrà essere certamente un toccasana.

Track by Track
  1. End Of All Days 70
  2. Shadow Of The Black Hand 65
  3. Mind Control 65
  4. Dogs Of War 60
  5. Burn One More 75
  6. Nevermore 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

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