Satin «Satin» [2023]
Recensione
Satin è una one man band dalla norvegia, e il ragazzo in questione ristampa i suoi due primi dischi, e il genere trattato è AOR, quell’adult oriented rock che il più delle volte suona come uno dei tanti epigoni degli anni 80, come se per questa gente il tempo si fosse fermato, con tutti i suoi pro e contro. Tuttavia, il disco di debutto di Satin stupisce positivamente contro ogni pronostico, devo ammetterlo.
Infatti, non è certo l’originalità che stupisce di questi quasi 47 minuti di musica, ma la genuinità della proposta musicale, che pur essendo chiaramente debitrice ai vari Bon Jovi, Europe e a volte Motley Crue più smussati nella più rockettara “Leave it be”, si fa ascoltare molto bene. Intendiamoci infatti: l’opener “Fire the shot” non è un brano originale, e in vari momenti della canzone ci puoi attaccare “You give love a bad name”, eppure in qualche modo il brano funziona e si lascia ascoltare piacevolmente, così come si fa ascoltare “Don’t know the words”, che sarà pure un brano soft (ma comunque non una ballad), ma è talmente ben orchestrato e arrangiato che va a ricordare nientemeno che la celebre “Carrie” degli Europe, e tuttavia Satin sa compensare la parte più orecchiabile con parti più dure come in “I’ve been crazy” con un notevole assolo e la già menzionata “leave it be”.
Questi sono gli highlights di un disco su cui, come ho detto a inizio recensione, non pensavo di spenderci molta attenzione, ma invece mi ha attaccato allo stereo. Se il rock più arrotondato degli anni 80 è incontrovertibilmente tatuato nel vostro cuore, qualcosa tipo Lionheart, date una chance di ascolto a questo disco. Non ve ne pentirete.
Track by Track
- Fire the shot 75
- Don't know the words 80
- I've been crazy 80
- Life will never slow down 75
- I want us 70
- Friends 70
- Some call it love 70
- Leave it be 80
- Part of it 75
- I don't need anybody 70
- I want us (demo bonus track) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 11.10.2024. Articolo letto 614 volte.
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