Sawthis «Babhell» [2017]

Sawthis «Babhell» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.04.2017

 

Visualizzazioni:
2932

 

Band:
Sawthis
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Titolo:
Babhell

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Falà ::vox
Marco Di Carlo :: guitar
Adriano Quaranta :: guitar
Gaetano Ettorre :: bass
Michele Melchiorre :: drums

 

Genere:
Thrash / Death Metal

 

Durata:
42' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.03.2017

 

Etichetta:
Mighty Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

C’è poco da fare: i Sawthis sono una band che di stare nella media del metal moderno proprio non ne vogliono sapere. Autori in passato di qualche hit a livello oserei dire nazionale, era facile pensare che questo gruppo fosse poco più che il tipico caso di band da “one hit wonder” e che poi ricadesse nella media delle bands che fanno metal moderno. Dopo l’ascolto di “Babhell”, la conclusione non può che essere “One hit wonder” un corno.
Sì perché “Babhell” suona sempre moderno, con cori puliti e spesse volte anche hardcore, ma è la precisione nei dettagli e una fantasia compositiva nettamente superiore a quella di moltissimi altri gruppi a rendere questo disco vincente, che passa per dei riffs che fanno molto di più che qualche nota sulle corde basse e basta, lanciandosi invece su diversi stili a volte più melodici come in “Through hell” o “Seabed”, altre volte su stili più djent tipo “Waiting for love”, ma sempre con limiti molto sfumati che rendono il tutto decisamente più vario e appetibile anche a diversi palati. Il lato migliore, tuttavia, è secondo me dato proprio dal batterista Michele Melchiorre, il quale usa anche lui uno stile molto dinamico e aggressivo, che neanche si sogna di buttarsi in blastbeats cheesy, e che invece rafforza (più che mitigare) l’impatto delle canzoni, sia con una creazione di grooves poderosi, sia quando le ritmiche si fanno più contorte e nervose. Ne risulta dunque un album incredibilmente completo e talmente vario da riuscire (ancora) nel miracolo di essere una band che sa rinnovarsi decisamente all’interno di questo genere, dove i brani migliori di tutti sono secondo me dati dalla complessa e potente “Start a new game” e soprattutto dalla decisamente originale “This string is for your neck”, dove tra l’altro emerge anche un assolo di chitarra decisamente ispirato. Cosa rara in questo genere, così come cosa rara è “Never alone”, una specie di ballad in salsa metal moderno, cantata in pulito e riflessiva, che stupisce per l’atmosfera più dimessa e quasi più malinconica che a volte ammanta “Babhell”.
Non c’è che dire: l’ho detto prima e lo ripeto: “One hit wonder” un corno. “Babhell” è un disco fatto da musicisti competenti e con grande gusto il cui ascolto è, per la varietà del materiale, consigliabile non solo ai fans del metal moderno, ma anche a quelli meno in fissa con questo genere e che comunque non disdegnano qualche puntatina più intelligente nella propria collezione di cd. Wow.

Track by Track
  1. The burning place 80
  2. My return 80
  3. Start a new game 85
  4. Through hell 80
  5. This string is for your neck 85
  6. The end 80
  7. Seabed 80
  8. Waiting for love 80
  9. Empty wall 80
  10. Never alone 85
  11. No time to die 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
82

 

Recensione di Snarl pubblicata il 19.04.2017. Articolo letto 2932 volte.

 

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