Scum «Humana» [2016]

Scum «Humana» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.01.2017

 

Visualizzazioni:
2458

 

Band:
Scum
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Titolo:
Humana

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Carlo Settembrini :: Vocals;
- Leonardo Priori :: Vocal, Guitars;
- Stefano Mascioli :: Guitars;
- Sebastian Bassi :: Guitars;
- Valerio Brescia :: Drums;
- Mauro Calia :: Bass;

 

Genere:
Metal

 

Durata:
27' 3"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.11.2016

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
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Recensione

Il punto d’incontro tra il death metal moderno e il thrash old school rappresenta sostanzialmente il contenuto dell’ultima creatura chiamata “Humana” dei toscani Scum ; mezz’ora scarsa per offrire quanto di meglio si può tra ritmiche elaborate e allo stesso tempo moderate, all’interno delle quali l’ottimo growl e non pochi passaggi tra riff e riff dinamici l’uno più dell’altro, possono fare generando andature particolari e innovative nei contenuti. Sei effettivi brani più un intro, danno manforte all’ascoltatore trascinandolo nel vortice della potenza e della capacità dove non mancano contesti melodici e annessi lead solo; dopo l’intro “We are the Evil”, parte il primo effettivo brano “Under the Worm”, con un’ apertura un po’ alla Meshuggah di qualche anno fa ma che poi si riprende su andature moderate e granitiche nei contenuti; si prosegue con “Sons of Hatred”, un altro brano dove aggressività sia sonora che espressiva di un growl decisamente immedesimato nel ruolo fa quella differenza tale da rendere il tutto particolarmente attraente all’ascolto; non da meno neanche “The Fallen”, questa volta supportato da un’’iniziale ritmica mista tra thrash e death metal dove successivi ed abbondanti groove ottimizzano ulteriormente il brano con l’ulteriore supporto di melodici e lead solo; è poi la volta di “Collapse” un arpeggio misto tra delay e distorti apre il brano trascinando l’ascoltatore in una dimensione più oscura disposta su base moderata ma ricca di variazioni ritmiche significative non poco; “The Synods Burning” ci introduce in un contesto che ricorda sufficientemente “Nothing” dei Meshuggah; il brano di seguito, pur mantenendosi sulle andature oramai caratteristiche, tende ad offrire contesti e refrain che offrono all’ascolto una appagante impressione; il disco chiude con “Humana” dove a prendere maggiormente piede è il death metal moderno con le sue altalenanti andature. Un disco particolare e allo stesso tempo ben fatto che, pur prendendo spunto a volte in maniera sin troppo simile a qualche band, riesce a mantenere e a conservare una propria personalità.

Track by Track
  1. We are the Evil S.V.
  2. Under the Worm 75
  3. Sons of Hatred 80
  4. The Fallen 80
  5. Collapsed 75
  6. The Synods Burning 75
  7. Humana 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 07.01.2017. Articolo letto 2458 volte.

 

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