Settimosenso «La Mia Condanna» [2011]

Settimosenso «La Mia Condanna» | MetalWave.it Recensioni Autore:
theclairvoyant »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1444

 

Band:
Settimosenso
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Titolo:
La Mia Condanna

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Dani - Voce
Ste - Chitarra
Mine - Chitarra
Alberto - Basso
Fudo - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
23' 0"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

L’EP di lancio dei Settimo Senso si apre con una brevissima intro e senza tanti fronzoli attacca l’ascoltatore con ritmiche violente e martellanti. Sin dalla prima “Sempre Più Lontano”, il sound di questa sorta di thrash/death si presenta basato su una buona struttura tecnica che prevede diversi cambi di tempo, anche se a lungo andare l’ascolto diventa a mano a mano sempre più pesante. Ho trovato un’ottima idea quella di scrivere le liriche in italiano, facendo sì che anche chi non conosce l’inglese possa comprendere i testi delle canzoni; l’unico problema che ho riscontrato è il fatto che senza il booklet è quasi impossibile distinguere ciò che il cantante ruggisce nel microfono, tranne poche frasi qua e là. I brani più comprensibili sono “28 Anni Dopo” e “Neve”, in quest’ultimo inoltre possiamo trovare l’unico assolo di chitarra dell’intera registrazione, elemento che esalta positivamente il brano. Tra i lati positivi di questo EP possiamo senz’altro includere un’ottima preparazione tecnica dei musicisti, anche se non sfruttata al pieno delle potenzialità per via di differenti lati negativi; la quasi-totale mancanza di soli è senz’altro un elemento che penalizza i brani dal punto di vista strutturale, trovo infatti che l’aggiunta di qualche assolo avrebbe reso più interessante l’ascolto, ma soprattutto avrebbe dato uno stacco maggiore durante i brani in modo da non far più sembrare monotone le ritmiche. Altro punto debole, sempre secondo me, è la voce. Mi spiego meglio. In sé non è male, anche se la ritengo di livello qualitativo inferiore rispetto alle parti strumentali (senza offesa), se non fosse però che penalizza molto i testi, rendendoli praticamente incomprensibili; il mio consiglio sarebbe quindi di provare ad impostare un timbrica vocale che non faccia perdere la potenza dei riff, ma che metta anche in risalto i testi, prendendo ad esempio tra i big Testament e Slayer che penso ne siano l’esempio più chiaro. A parte queste mie osservazioni devo comunque dire che a livello di base i brani sono impostati bene, con ritmiche massicce e cambi di tempo azzeccati, oltre a, come aveva già detto, l’ottima idea di comporre (finalmente) liriche in italiano. Spero che questa recensione vi possa essere d’aiuto ad affinare il vostro sound che potrebbe avere un bel salto di qualità. In attesa di risentirvi con un full lenght vi auguro buona fortuna!

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Sempre Più Lontano 70
  3. Risposta 70
  4. 28 Anni Dopo 75
  5. Rabbia 70
  6. Neve 80
  7. Nel Silenzio 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

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