Shake Me «L'Inquietudine» [2012]

Shake Me «L'inquietudine» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Marie »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Shake Me

Titolo:
L'Inquietudine

Nazione:
Italia

Formazione:
Luca Albarella :: Voce
Joe Nocerino :: Chitarra

Genere:

Durata:
48' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Shake me è un duo salentino composto da Luca Albarella (voce) e Joe Nocerino (chitarra) che pubblica nel 2012 il suo L'Inquietudine, primo full lenght registrato ai Sonic Temple Studio, prodotto dallo stesso Albarella e distribuito per la G.T. Music Distribution.
Nel disco si annoverano musicisti turnisti come Dario Crocetta alle chitarre, Madda “Hertz” Bellini al basso e Davide Izzo alla batteria e alle percussioni.
Le influenze dell'accoppiata sono riconducibili ai Litfiba degli anni '90 e all'hard rock più classico con assoli strategici e ritmi tipici di un ventennale rock diretto senza filtri.
Il disco è composto da undici brani più una bonus track proprio ad omaggio del gruppo fiorentino capitanato da Piero Pelù, “Animale di zona”.
I brani scorrono senza troppi sussulti nonostante la buonissima capacità tecnica-musicale-vocale del duo e dei musicisti che lo affiancano in questo album, ma che a tratti risultano un po' indigesti ed anonimi.
La scelta dell'italiano per la composizione delle liriche è sempre un percorso coraggioso e che paradossalmente nel nostro Paese viene poco apprezzato, generalmente questo tipo di opzione ha come riserva un'accuratezza nel lessico e nell'onomatopea che suggerisce l'atmosfera di un brano, in L'Inquietudine non è così.
L'album contiene anche una ballad dal titolo “Amnesia” ed un'interessante “Danza Erotica”, una vera e propria dannata composizione hard rock dalla stuzzicante intro con donna ansimante e ritmi da Sunset Strip.
La bonus track “Animale di zona” (cover Litfiba, 1994) ripropone la personalità della band senza confonderla con il brano madre.
Artwork in linea con il titolo dell'album, dalle tonalità rossastre, nere e violacee dove tra escandescenti nebulose si trovano i due musicisti con un forte contrasto di black and white.
In definitiva un gruppo dal grande potenziale tecnico, con una discreta produzione, ma privo dell'originalità necessaria che avrebbe potuto rendere l'Inquietudine un album indimenticabile.