Shoggoth «The Age Of Terror» [2012]
Shoggoth
Titolo:
The Age Of Terror
Nazione:
Italia
Formazione:
Antonio Mex - Vox
Marco Paz - Guitarz
Seba Paz - Drumz
Nicolo Straus – Bass
Genere:
Durata:
41' 59"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli Shoggoth, leggendo la biografia, nascono all’autodromo di Imola durante l’Heineken Jammin Festival del 2003 dove i chitarristi spinti dalla carica che avevano accumulato nella giornata decidono che era ora di metter su una band. Per loro fortuna non impiegano molto a trovare gli altri componenti e, come spesso accade, il progetto inizia alternando nei live pezzi propri e covers. Nella loro carriera hanno fino ad ora sfornato 2 EP e questo full lenght di 10 tracce che ovviamente richiama i lavori precedenti. La cosa che mi è piaciuta è che, oltre ad essere stati molto attivi nei live, presentano questo disco come un lavoro “contenente 10 tracce che riassumono tutta la rabbia e la storia di una band che ha fatto dell'underground una scelta di stile”, quindi immagino che il pay to play non faccia parte dei loro progetti... In ogni caso, quello che questi ragazzi sardi intendono proporci è un trash and groove metal anni ‘90 ad un livello di preparazione certamente elevato. I riff suonati dalle chitarre sono pesanti e aggressivi con un’ottima batteria e basso che supportano il tutto ed una voce che potrebbe ricordare quella dei primi Pantera o dello sludge/southern metal. La rabbia che trasuda dall’ascolto delle tracce è evidente; pur non essendo un grande amante del genere non posso rimanere indifferente a questo disco a mio avviso molto ben suonato con anche a volte un occhio verso dei sound più melodici e degli assoli molto ben eseguiti. Ammetto che avrei preferito delle velocità maggiori, all’inizio mi sembrava proprio di stare lì a dire “Dai accelera! Dai!”, soprattutto per quanto riguarda il doppio pedale... Le prime canzoni non mi hanno entusiasmato molto, mentre con “Craven” la band mi ha riacceso fortemente l’interesse e si è ripresa anche con “Dirty Business”, canzone da pogo violento... La seconda parte del disco devo dire l’ho apprezzata maggiormente. Gli Shoggoth sono sicuramente una realtà molto interessante per il nostro paese e riescono a produrre dell’ottima musica, ovviamente è il loro primo lavoro, ma credo che gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente il lavoro che questi ragazzi hanno svolto. Io avrei accelerato in certi punti, ma che volete farci... de gustibus!
Track by Track
- Dark Thoughts 65
- Ghosts Of Our Time 75
- Dope 65
- Control 70
- Craven 85
- Dirty Business 80
- The Germ 75
- The Light 80
- I Like That 75
- The Golden Rule 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 1598 volte.
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