Shores of Null «The Loss Of Beauty» [2023]

Shores Of Null «The Loss Of Beauty» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Sabba Maledetto »

 

Recensione Pubblicata il:
16.03.2023

 

Visualizzazioni:
834

 

Band:
Shores of Null
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Titolo:
The Loss Of Beauty

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Davide Straccione, voce
Gabriele Giaccari, chitarra
Raffaele Colace, chitarra
Matteo Capozucca, basso
Emiliano Cantiano, batteria

 

Genere:
Blackened Gothic Doom

 

Durata:
54' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.03.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Asher Media Relations
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Recensione

Dopo tre anni di assenza, i capitolini Shores Of Null sono nuovamente tornati sotto i riflettori con il nuovo album The Loss Of Beauty, disco che si presta parecchio interessante per via di una moltitudine di sonorità che fondono sentimenti contrastanti di malinconia ed aggressività, sensibilità ed oscurità, tristezza e rabbia catapultandoci a capofitto in un’atmosfera decisamente poetica, gotica e minacciosa al tempo stesso.
La chitarre sferzano l’aria con riff melodici e graffianti, un insieme di furia controllata e di sinistra pacatezza che si fondono insieme per dare vita ad un genere furente ed impetuoso smussato da arrangiamenti più profondi, placidi, sereni ed orchestrali.
La batteria è una perfetta sincope di forti colpi sulle pelli suonati ad un ritmo appurato e lento; un mix di blast-beat rubati al death metal dei Dark Tranquillity e degli At The Gates uniti alle flemmatiche cadenze dei My Dying Bride in grado di incantare l’ascoltatore attraverso un passaggio lieve e pacifico e contemporaneamente farlo saltare dalla sedia tramite rullate decise ed iraconde.
Il microfono vede partecipe una voce a tratti docile, splenica e “doomeggiante” interrotta da ritornelli cantati in stridii malefici, growl rallentati ma al contempo ossessivi che attirano l’interlocutore con un’abilità quasi “sirenesca” per avvelenargli l’anima con percezioni tetre, cupe e demoniache ghermendolo e soffocandolo in questo universo musicale in cui le armonie dividono il palco con suoni violenti ed impetuosi senza prevalsa.
Anche con questo nuovo lavoro, gli Shores Of Null hanno dato prova di tutto il loro maestoso talento: The Loss Of Beauty è un album che mescola con estrema destrezza malvagità e letizia, limpidezza e impurità, melodie e distorsioni. Un album che vi attrarrà grazie ai suoi incantevoli spartiti idilliaci e romantici ma che vi farà scatenare appena le parti ruvide ed atroci entreranno in gioco: un disco in grado di trasportare l’interlocutore in un ambiente mistico e fatato ma simultaneamente malsano e angosciante.
Nulla da aggiungere: ascoltatelo e sono sicuro che avrete la conferma voi stessi di ogni cosa che ho detto!

Track by Track
  1. Transitory S.V.
  2. Destination Woe 80
  3. The Last Flower 70
  4. Darkness Won’t Take Me 70
  5. Nothing Left To Burn 75
  6. Old Scars 75
  7. The First Son S.V.
  8. A Nature In Disguise 85
  9. My Darkest Years 75
  10. Fading As One 75
  11. A New Death Is Born 75
  12. Underwater Oddity 80
  13. Blazing Sunlight S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Sabba Maledetto pubblicata il 16.03.2023. Articolo letto 834 volte.

 

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