Sick Boys Revue «Fire» [2022]
Recensione
I Sick Boys Revue (inizialmente Sick Boys) si formano verso l’inizio del 2008 da un’idea de “Il Commisserio”,il quale chiama Rock ‘n’ Roll Riccio (chitarra), Gabry (batteria) e il Gambero (basso).
Dopo non troppo tempo, il chitarrista viene sostituito da Max Rocker e, nel 2012, registrano il primo EP: Unprofessional Performances.
Due anni dopo, avviene un ulteriore cambio di line up e il bassista diventa Dave Kalt,nel 2015 esce il primo album Sick Tales, composto da undici tracce e, un anno dopo circa, arriva il singolo, Start a Revolution, che aprirà le porte al nuovo lavoro Contingent Rockers. Purtroppo la formazione subisce ulteriori cambiamenti: arrivano Dani alla batteria e David Gem al basso.
A fine 2017 si ha un nuovo singolo Everybody’s Gonna Dance e poco dopo il terzo album, per l’appunto Sick Boys Revue.
Nonostante lo stop forzato, a settembre è arrivato Fire, un EP di cinque pezzi, ovvero quello che andremo ad ascoltare ora.
On fire è un pezzo grezzo e diretto, simpatico e orecchiabile; Everybody’s gonna dance ha una traccia di punk che la rende piuttosto allegra, senza troppi fronzoli.
Discorso analogo per Folsom prison blues, veloce e leggera si lascia ascoltare piacevolmente con quel suo lieve accenno un pò folk.
Born free mi ha ricordato vagamente i Ramones con questo punk rock semplice e diretto, non è male ma non sono una fan dei testi spicci e ridondanti.
More time è coerente con quanto ascoltato sino ad ora, sicuramente più interessante della song precedente, credo sia perfetta per un bel live che sfocerà inevitabilmente in un pogo.
Fire è un’opera breve ma piena di buoni intenti e di passione: chiare le radici in ambito musicale dei ragazzi e il loro scopo, ovvero suonare buona musica cercando di divertirsi e non prendersi troppo “a male” se le cose non filano sempre lisce.
Le varie tracce si lasciano ascoltare con piacere, tutto sommato, e danno un pò di leggerezza che non guasta mai; ecco, l’unica vera pecca è un pò la carenza di originalità che possa permetter loro di fare un balzo in più, soprattutto dopo tutti questi anni di sacrifici. Sicuramente i vari cambi interni alla band stessa non hanno giovato, tuttavia con qualche furbizia in più i Sick Boys Revue potrebbero uscire da questa impasse e fare anche un buon percorso.
Track by Track
- On fire 65
- Everybody's gonna dance 65
- Folsom prison blues 65
- Born free 65
- More time 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 55
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
64Recensione di reira pubblicata il 23.11.2022. Articolo letto 583 volte.
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