Silver P «Silver P» [2018]

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.09.2018

 

Visualizzazioni:
3302

 

Band:
Silver P
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Titolo:
Silver P

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Colombini Roberto Pugnale :: Guitars;
- Alex Jarrusso :: Voice;
- Alessandro Cola :: Bass;
- Antonio Inserillo :: Drums;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
32' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
Red Cat Records
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Distribuzione:
Audioglobe
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The Orchard
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Agenzia di Promozione:
Red Cat Promotion
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Recensione

Contrariamente ad una cover dalle fattezze elementari protesa a sponsorizzare più che altro un album di liceali alle prime armi, il contenuto di questo omonimo progetto solista Silver P. nonché debutto del chitarrista Colombini Pugnale Roberto, ha veramente dell’incredibile; di solito la prima impressione e quella che conta ma queste nove tracce indubbiamente fanno la differenza e che differenza!! L’autore, particolarmente affezionato alle musica rock metal degli anni ’90, si cimenta in questo progetto fatto, come da lui stesso dichiarato “in modo semplice ed anche inaspettato”, in un ventaglio di generi che vanno a raggruppare l’Hard Rock, l’Heavy, il blues ed anche il Thrash Metal in maniera diretta ed incredibilmente personale. Accompagnato per l’occasione da musicisti di tutto rispetto tra cui dietro al microfono Alex Iarrusso, noto per le sue buone doti nella tribute band di Iron Maiden e Dio, l’autore forgia in maniera diretta tra riff massicci e lead solo non particolarmente virtuosi, quanto di meglio ha saputo apprendere nel corso degli anni dedicati allo studio della chitarra. Non quindi un lavoro da conservatorio, ma un lavoro distinto che risente pienamente l’importazione nello stile dell’autore di band quali Airbourne Megadeth e via discorrendo. Dopo l’intro di “The Deep Breath Before The Plunge”, parte in maniera decisa e ammaliante “Fields Of War” un brano dal sapere hard rock sinergico caldo e potente nella resa; la buona linea compositiva e l’annessa sinergia del combo emerge anche con la buona “Road To Hell”, caratterizzato da un riff ed annessa andatura in piena regola hard rock di matrice americana e caratterizzato da venature bluesy, un brano con tanta energia da vendere dall’inizio alla fine dove emerge al meglio la vena creativa dell’autore; con “Memories”, un malinconico acustico di chitarra apre i giochi su base moderata poi indirizzandosi su di una modalità compositiva un po’ alla Alter Bridge che anticipa “The Net” un brano di moderno metal, senza mezzi termini, pronto a fare colpo sull’ascoltatore; seguono poi “A Shade in Night” dove a prendere il sopravvento è il buon groove generato che nella sua semplicità, riesce comunque a fare la differenza e il successivo “Out Of This World” lineare, compatto e divertente nei contenuti; non cessa il divertimento neanche con “I8” e il conclusivo “Straight At The Heart” il primo, un hard rock potente e ritmicamente coinvolgente mentre il secondo un’altra mazzata sulle gengive; un album che meglio di così non poteva essere per presentarci questo artista che nella sua creatività e personalità, riesce anche a tenersi al posto giusto senza tante pretese lasciando anche a chi lo accompagna i giusti e sacrosanti spazi.

Track by Track
  1. The Deep Breath Before The Plunge S.V.
  2. Fields Of War 80
  3. Road To Hell 80
  4. Memories 80
  5. The Net 80
  6. A Shade in Night 80
  7. Out Of This World 80
  8. I8 80
  9. Straight At The Heart 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.09.2018. Articolo letto 3302 volte.

 

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